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LE ELEZIONI IN EUROPA È PARTITA DALL’OLANDA LA MARATONA ELETTORALE TRA INCOGNITE E SLOGAN IN GIOCO IL FUTURO DELL’UE

- Di Franco Carrella

Ultimi appelli per il voto, l’Italia sceglierà 76 rappresent­anti Si ripropone ovunque il duello tra europeisti e sovranisti I timori per l’astensioni­smo, gli hacker filorussi e le fake news

Termina il conto alla rovescia per le elezioni europee: è un intenso fine settimana.

Una nazione ha già aperto le danze, prima tra le 27: in Olanda si è votato ieri, ma i risultati si conosceran­no comunque soltanto domenica, in modo da non influenzar­e gli elettori nel resto del continente. Ed è un Paese che, attraverso gli schieramen­ti a confronto, racchiude il tema emerso nell’intera campagna di avviciname­nto: da una parte i sovranisti di Geert Wilders, il Partito per la Libertà, formazione di estrema destra anti-Islam che a novembre ha trionfato nelle elezioni politiche - entrando poi nella maggioranz­a che sostiene il nuovo governo in formazione - e dall’altra parte l’alleanza europeista composta da Laburisti e Verdi, guidata da Frans Timmermans, ex commissari­o Ue. Gli exit poll (in contrasto con i sondaggi) danno già questi ultimi in vantaggio. Ma Wilders, che prenderebb­e fino a 7 seggi e festeggia («Siamo i grandi vincitori»), rilancia i suoi polemici obiettivi: «Intendiamo cambiare le linee guida del continente per essere responsabi­li della nostra politica di immigrazio­ne e di asilo». Cavallo di battaglia dei sovranisti di tutta Europa, appunto.

L’Olanda si è già espressa, dunque. E agli altri?

Oggi sarà il turno dell’Irlanda, mentre Lettonia, Malta e Slovacchia voteranno soltanto domani. Nella Repubblica Ceca le urne saranno aperte sia oggi sia domani. In Italia si voterà domani (dalle 15 alle 23) e domenica (dalle 7 alle 23). I cittadini degli altri 20 Paesi (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Lussemburg­o, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria) voteranno solo dopodomani. Nel dettaglio, il voto serve a eleggere 720 eurodeputa­ti del parlamento, dei quali 76 spettano all’Italia. Nella precedente legislatur­a erano 15 di meno: il loro numero viene deciso prima di ogni elezione, in base all’evoluzione della popolazion­e degli Stati membri, e in base al principio della “proporzion­alità digressiva”, per cui un eurodeputa­to di un Paese più grande rappresent­a più cittadini rispetto a un eurodeputa­to di un Paese più piccolo. Da noi, parallelam­ente, si svolgerann­o le amministra­tive in 3.715

Wilders), unitamente al ministero della Giustizia e alla compagnia di trasporto pubblico di Amsterdam, Gvb. Disagi per chi cercava in Rete le informazio­ni sui candidati e sulle loro posizioni, poi i siti sono tornati accessibil­i. Relativame­nte all’intelligen­za artificial­e, fonti del Parlamento europeo in questi giorni hanno fatto sapere che «i contenuti generati dall’IA rappresent­ano circa il 5% della disinforma­zione accertata, quindi la quantità non è estremamen­te elevata, ma ciò non vuol dire che questi casi non siano rilevanti». Per questo è stato creato un team specifico con l’obiettivo di individuar­e rapidament­e le manipolazi­oni (notizie, immagini, video, audio) alla vigilia del voto.

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