La Gazzetta dello Sport - Puglia

Nerazzurri e Milan oggi incontrano la Soprintend­enza

L’Inter rientrerà a Milano solo giovedì dopo pranzo: l’aeroporto di Manchester, causa lavori, non consente il rientro notturno in Italia

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Simone Inzaghi, 48 anni, è arrivato terzo nel Best Fifa Football Awards del 2023, dietro a Guardiola e a Spalletti

Stamattina Inter e Milan incontrera­nno, alla presenza del sindaco Sala, la Soprintend­enza. È il vertice annunciato la scorsa settimana, dopo che i due club hanno detto no alla ristruttur­azione di San Siro e alla possibilit­à di rifunziona­lizzare l’impianto costruendo­ne uno nuovo nella stessa area. La riunione servirà per definire i dettagli del vincolo sul secondo anello.

La finale di Champions di Istanbul è solo l’ultimo incrocio tra l’Inter e un club inglese in una coppa europea. In tutto si contano 41 sfide e il bilancio per la verità non sorride ai nerazzurri, con 19 sconfitte, 16 vittorie e sei pareggi. Inzaghi ha già vinto in terra inglese: nella stagione 2021-22 trionfò ad Anfield 1-0, ma il risultato non bastò a ribaltare lo 0-2 subito a San Siro negli ottavi di finale di Champions League accetta l’idea di non segnare - da marzo in poi in campionato gli è riuscito solo contro il Frosinone -, ha fame di tornare al gol. E Inzaghi asseconda questa sua volontà, convinto com’è - il tecnico - che una rete aiuterebbe Lautaro più di ogni altra cosa. Non fosse il Manchester City l’avversario di domani, probabilme­nte l’argentino partirebbe in panchina. Ma nel conto va messa anche la voglia di cancellare quel gol fallito a Istanbul, occasione che Lautaro non ha mai più voluto rivedere. E allora sarà ancora ThuLa, a meno di colpi di scena imprevedib­ili. Alla fine dei conti, all’Etihad gioca l’Inter che non ha mai tradito, almeno in campo italiano. Quella a cui non c’è molto da spiegare: Inzaghi va ad occhi chiusi, con loro. Sa già cosa aspettarsi, sa soprattutt­o cosa chiedere. L’Inter ha l’orgoglio ferito da sei mesi almeno, da metà marzo, da una notte di Madrid che ha interrotto un discorso europeo lungo un anno e mezzo. Manchester può segnare davvero l’inizio di un’Inter nuova. Questa vive ancora sulla scia del trionfo della seconda stella. La sfida è rivincere, magari modificand­osi per evitare le trappole altrui. Anche su questo sta ragionando Inzaghi. A Monza si è visto nel finale anche un 3-42-1 inedito, mai testato nella sua vita nerazzurra. Chissà che non sia una traccia anche per il futuro, magari da sfruttare a gara in corso. Ma non è questo il tempo degli esperiment­i. Manchester è un esame e un’occasione insieme, aspettando il derby. E Inzaghi se la gioca con i fedelissim­i, con gli uomini che l’hanno portato a scrivere un capitolo importante della storia dell’Inter.

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Nelle tre precedenti stagioni sulla panchina dell’Inter, Simone Inzaghi ha sempre centrato la seconda fase. Questo il bilancio:

2021-22

Inter-Liverpool 0-2 Liverpool-Inter 0-1

2022-23

Manchester City-Inter 1-0

2023-24

Inter-Atletico 1-0 Atletico-Inter 5-3 d.c.r.

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GETTY Top tre

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