La Gazzetta dello Sport - Puglia

Il caso Sampdoria Anche il Pisa chiede chiariment­i alla Lega e alla Figc

- Di Luca Alberto Montanari

Novakovich Bari

27 anni, dopo l’esperienza al Lecco è rientrato al Venezia e da qui è andato a Bari

● Dopo il Brescia, anche il Pisa ha chiesto spiegazion­i alla Lega B in merito al mercato della Samp. In discussion­e stavolta ci sono gli incentivi all’esodo per i giocatori che hanno risolto i contratti con pagamenti pluriennal­i: il conteggio degli importi dovuti va inserito nel bilancio anno per anno (come sostiene la Samp) o deve risultare tutto in questo (come ha dovuto fare lo stesso Pisa in passato)? La Lega girerà la questione alla Figc per la risposta.

Record L’attaccante che ha segnato più gol nella storia della B è Schwoch con 135: l’ha messo nel mirino Coda, che è a 127

Il massimo L’ultimo miglior marcatore in B è stato Pohjanpalo del Venezia: 22 reti

Reti

La stagione scorsa il miglior marcatore italiano tra A e B è stato Tutino (Cosenza) con 20 reti urante l’estate ci sono tanti modi per misurare l’entusiasmo di una neopromoss­a. A Cesena, dove la Serie B manca(va) da sei anni, basta un numero: 7.000. Entro oggi, o al massimo domani, verrà abbattuto un altro muro nel pieno di una campagna abbonament­i strabilian­te, una vera e propria chiamata alle armi per un pubblico che neppure in Serie D, dopo il fallimento, ha mai tradito e nemmeno abbandonat­o la sua squadra. Dopo una stagione ai confini della perfezione, con 96 punti e 80 gol realizzati (più la conquista della Supercoppa di Lega Pro), è stato quasi scontato per i tifosi sottoscriv­ere la tessera e ora non resta che aspettare poco più di tre settimane per l’inizio del campionato: il 18 agosto si parte con la Carrarese in casa, curiosamen­te l’unica squadra che nel 2024 ha battuto il Cesena e una delle tre (oltre alla Reggiana e al Lecco nel 202223) ad aver espugnato il Manuzzi nell’ultimo biennio con Toscano in panchina.

DContinuit­à Dopo una lunga telenovela, l’allenatore calabrese e il Cesena si sono separati a metà giugno. Sulla panchina è arrivato Michele Mignani, che ritrova la stessa situazione di due anni fa a Bari quando, al timone di una neopromoss­a, andò a un minuto dalla A perdendo la finale playoff con il Cagliari. Il Cesena non ha fissato alcun obiettivo, ma è logico che l’ambiziosa proprietà americana e il confermati­ssimo direttore sportivo Fabio Artico non vogliano solo vivacchiar­e. La parola d’ordine è una: consolidam­ento. Per ora sono arrivati tre giocatori che conoscono bene la B (Mangraviti, Calò e Curto) e una scommessa (lo svedese di origine gambiana Ceesay dal Malmoe). Per riempire le ultime caselle, al netto delle cessioni di almeno 6 giocatori, mancano un centrocamp­ista centrale (il sogno di Mignani è il pupillo Maita), un laterale mancino da affiancare a Donnarumma, due trequartis­ti (uno sarà Antonucci), un jolly offensivo e un centravant­i.

Lo stesso mix La rosa cambierà, l’identità del Cesena no. Con Mignani, che al momento

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