La Gazzetta dello Sport - Bologna
Si rivede l’Aston Villa Mancava da 41 anni: «La sfida è restarci»
L’ultima volta di fronte c’era la Juventus, di Michel Platini e Paolo Rossi. Adesso sono lo Young Boys e il suo campo sintetico che 41 anni dopo riaccolgono l’Aston Villa in Champions League. I Villans, che sulla loro strada troveranno anche bianconeri e Bologna, si sono allenati in Svizzera anziché a Birmingham «per fare in modo che il campo non sia una scusa» come ha spiegato Unai Emery. Il tecnico spagnolo è il vero fuoriclasse di questa squadra, quello che ha cambiato il club portandolo in due anni dalla lotta per non retrocedere alla Champions. «Ora che ci siamo, la nostra sfida è rimanerci - ha detto Emery -. Non so dove possiamo arrivare, ma non voglio precluderci nessun obiettivo. Il primo sarà giocare questa prima partita, sentirci a nostro agio in campo in questa competizione. E migliorare, perché anche se siamo partiti bene penso ci sia ancora tanto lavoro da fare».
Addio Shaw
Emery deve decidere se rischiare l’acciaccato Watkins in attacco sul campo sintetico o lanciare dall’inizio Duran, il 20enne colombiano a segno in ogni partita finora partendo dalla panchina. La fiducia è tanta: ora che l’Aston Villa è tornato nell’Europa che conta, con un allenatore che l’ha cambiata in meglio,
l’idea è rimanerci. E andare il più lontano possibile. Intanto proprio ieri se n’è andato uno degli eroi del successo in Coppa dei Campioni 1982: Gary Shaw, 63 anni, 3 gol in quel torneo e dal 1978 all’88 al Villa.
I Boys
A Berna i dominatori della Super League, 6 titoli negli ultimi 7 anni, si sono qualificati eliminando il Galatasaray nell’ultimo playoff. Ma ora sono partiti male: 3 ko e 3 pari. Sabato scorso in Coppa Svizzera hanno superato il Vevey-Sports di quarta serie facendo molto turn over, recuperando però il congolese Meschack Elia (11 gol nel 2023-24). Atteso in fascia sinistra l’ex vivaio atalantino Ebrima Colley.