La Gazzetta dello Sport - Bologna
FLASH AZZURRI
turo dottor Sottile, teorico dello 0-0 come risultato perfetto e di giocarsi una finale a Berlino. Ricordi di miele. A 38 anni di distanza, l’avventura della nostra Nazionale ai Mondiali di Germania ‘74 fu molto meno dolce. Eppure l’avventura nasceva sotto i migliori auspici. L’Italia di Ferruccio Valcareggi si presentò infatti da vicecampione del mondo, dopo l’epica partecipazione a Messico ‘70: il leggendario 4-3 dell’Azteca e la finale impossibile contro il Brasile di Pelé. Non solo. Gli azzurri avevano fama di imbattibili perché non prendevano gol da un paio di anni: 20 settembre ‘72, Italia-Jugoslavia 1 Annibale Frossi, protagonista nel 1936 nel trionfo alle Olimpiadi di Berlino Sergiy Litovchenko realizza il primo gol nel successo (2-0) dell’Urss contro gli azzurri all’Europeo del 1988 Giorgio Chinaglia contesta platealmente il c.t. Valcareggi per la sostituzione nella gara contro Haiti al Mondiale del 1974 3-1. E invece, alla prima partita del Mondiale ‘74, Dino Zoff raccolse un pallone in rete dopo 1142’ di clean sheet. A calciarlo era stato l’haitiano Sanon. L’Italia rimontò ed evitò la beffa (3-1). Di quella partita è rimasto soprattutto il ricordo della sostituzione contestata da Chinaglia, che scansò ogni giustificazione con un gesto della mano in corsa. Il gol di Sanon, più che un incidente di percorso, era lo scricchiolio di un crollo, quello della generazione dei vari Riva, Rivera, Mazzola. Pareggio sofferto in rimonta con l’Argentina e poi la sentenza della Polonia di Szarmach e Deyna che consegnò la