In dogana uno Sportello unico: accorpati tutti i controlli amministrativi
L’interscambio dei dati intergovernativo avverrà tramite interfaccia comune
Con l’approvazione definitiva della riforma della normativa doganale, il legislatore nazionale ha introdotto, a partire dalla già esistente normativa interna, lo Sportello unico doganale e dei controlli ( S. U. DO. CO: articolo 39 delle Dnc - Disposizioni nazionali complementari al codice doganale dell’Unione) prevedendo l’effettuazione contestuale in dogana dei controlli spettanti alle diverse amministrazioni.
In effetti, a livello unionale, tra le facilitazioni previste per assicurare fluidità agli scambi internazionali, occupa un posto di rilievo la Single window ( Sportello Unico), ossia una « struttura che consente alle parti coinvolte nel commercio e nel trasporto di presentare informazioni e documenti [ alle diverse autorità competenti] in un unico punto di ingresso per soddisfare i requisiti normativi relativi ad importazione, esportazione e transito » ( Recommendation No. 33 on establishing a Single Window – UN/ CEFAT 2005). La raccomandazione ( ripresa anche dall’articolo 10.4 del WTO Trade Facilitation Agreement) è alla base dello sviluppo delle Single Window a livello mondiale.
In Ue, dopo dieci anni di progetti pilota, si è giunti al regolamento ( UE) 2022/ 2399, che disciplina l’ambiente dello sportello unico unionale: l’EU Single Window Environment for Customs. Il regolamento prevede l’interscambio dei dati a livello intergovernativo attraverso il sistema EU CSWCERTEX e impone la creazione, entro il 2031, di un’interfaccia unica per la presentazione di tutti i documenti in un unico momento ( Single Entry Point).
La normativa unionale disciplina unicamente la fase amministrativa del processo, lasciando agli stati membri la gestione del cosiddetto One- Stop Shop, ossia l’effettuazione dei controlli in un unico momento.