Camilleri, l’estate col Sole continua con tre titoli
Grande successo delle prime uscite Adesso arrivano, sempre di sabato, « Le ali della Sfinge » , « Maruzza Musumeci » e « Il Sonaglio »
Il successo di Andrea Camilleri continua la sua incredibile storia, fatta di corsi e ricorsi. Una cosa che gli sarebbe piaciuta. Questo autore, diventato scrittore da adulto, dopo una vita spesa tra il teatro, la tv e l’insegnamento dei fondamentali all’Accademia d’Arte Drammatica, aveva certamente pensato che i suoi romanzi potessero avere anche una qualche riuscita ( e molto merito va ad Elvira Sellerio, la “sirena” dell’editoria siciliana che lo persuase a continuare nella scrittura giallistica), ma certamente nessuno avrebbe mai potuto immaginare vendite milionarie, presenze in tv, fenomeni di “isteria” collettiva alle sue uscite pubbliche. Camilleri è stato adottato dal suo pubblico, che in lui ha creduto e vi si è riconosciuto ( alla dirittura morale e intellettuale forse teneva ancora più che alla qualità stilistica, della quale era comunque uno strenuo perseguitore, fino alla perfezione della pagina); e viceversa. E il pubblico gli ribadisce ancora ( qualche anno dopo la morte) l’affetto e la stima se, per esempio, la collana estiva di alcuni titoli usciti con questo quotidiano, tra la miriade di titoli da lui scritti, non ha diminuito la portata del successo. Tale che la collana si allunga ( doveva finire questo sabato con « La cappella di famiglia » ) e si arricchisce di altri tre titoli.
Le modalità di accoppiamento al quotidiano sono sempre le medesime: uscita il sabato al prezzo di € 12,90 oltre a quello del quotidiano, nella raffinata e inconfondibile veste editoriale segnata dal blu selleriano della collana « La memoria » .
Ed ecco allora i prossimi tre titoli in edicola. Sono « Le ali della Sfinge » , un romanzo del 2006: in una vecchia discarica viene trovato il cadavere di una ragazza. Nuda, il volto devastato da un proiettile, niente borse o indumenti in giro. Solo un piccolo tatuaggio sulla spalla sinistra – una farfalla – che potrebbe favorire l’identificazione della donna. « Le ali della sfinge cominciò a prendere concretamente forma dentro di me » , raccontò una volta lo scrittore siciliano, « a seguito dei racconti fattimi da una giovane donna russa circa i modi d’arruolamento delle ragazze per la loro “esportazione” nei paesi più ricchi e i gravosi impegni che dovevano sottoscrivere. Mi raccontò poi come molte di queste ragazze, spacciate come ballerine, erano già in partenza destinate ad attività tutt’altro che legali » . Si continua con « Maruzza Musumeci » ( 2007), una favola in cui si intrecciano mito e storia, ma anche arte, architettura, astrologia. Una fantasia sconfinata imbrigliata nel racconto di una vita vissuta intensamente e forse davvero « il più poetico romanzo di
Camilleri » , come volle scrivere l’editore in copertina. Si chiude ( per ora) con « Il Sonaglio » : « Quanno le fìmmine sinni foro ghiute col cani Piru appresso e vinni lo scuro, Giurlà trasì nella capanna, si pigliò le cose da mangiare e se le portò fora... » . La magia di una lingua che diventa epica. Piccola e perciò grandissima.
« Maruzza Musumeci » mischia storia ed epica, architettura e astrologia. Forse il suo romanzo più poetico « Il sonaglio » fa parte di una trilogia fantastica, nella quale lo scrittore fa volare la sua lingua e le sue passioni