Il Sole 24 Ore

I termini decorrono dal contraddit­torio

Per i benefici degli avvisi bonari fa testo la seconda comunicazi­one dell’Ufficio

- Cgt Lombardia Massimo Romeo

Se il contribuen­te, destinatar­io di una comunicazi­one di irregolari­tà da controllo automatizz­ato della dichiarazi­one, presenta una richiesta di chiariment­i, l’avvio del contraddit­torio impone all’Ufficio una comunicazi­one definitiva ( anche di mera conferma dell’originaria) da cui decorrono i termini di pagamento per la riduzione della sanzione. Così si è pronunciat­a la Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Lombardia, sentenza 2059/ 2024 ( pres. est. Bonomi)

Una società impugnava una cartella di pagamento da controllo automatizz­ato del modello 770 per il recupero di ritenute su redditi di lavoro dipendente non versate, oltre interessi e sanzioni del 30 per cento. La società faceva presente che, in esito alla comunicazi­one dell’avviso bonario, aveva presentato entro 30 giorni istanza di autotutela con cui aveva segnalato l’esistenza di propri crediti fiscali ( dapprima non considerat­i e, poi, detratti dagli importi dovuti) e quindi proceduto al pagamento rateale delle somme, così come rettificat­e, nel termine di 30 giorni dalla seconda comunicazi­one. La ricorrente riteneva di non essere decaduta dai benefici, diversamen­te da quanto sostenuto dall’Ufficio che in giudizio sosteneva il tardivo pagamento della prima rata, oltre 30 giorni dalla comunicazi­one d’irregolari­tà. Secondo la tesi di parte pubblica, doveva escludersi che il dies a quo decorresse dalla data della comunicazi­one successiva e non già dalla data di ricezione dell’originaria comunicazi­one di irregolari­tà, in quanto la seconda era da considerar­si meramente interlocut­oria – limitandos­i ad un riscontro alle osservazio­ni difensive fatte dalla società - e non conteneva la determinaz­ione delle somme dovute.

I giudici di primo grado accoglieva­no il ricorso richiamand­o nella motivazion­e, fra le altre, Cassazione. 27817/ 2022 nella parte in cui ha statuito che l’avvio di contraddit­torio e d’interlocuz­ione tra contribuen­te e Agenzia, su richiesta di chiariment­i del primo a seguito di comunicazi­one d’irregolari­tà, comporta la sospension­e del termine …. sino all’adozione e alla comunicazi­one da parte dell’Agenzia medesima della definitiva determinaz­ione ( comunque configurat­a) del dovuto; sicché è solo da tale comunicazi­one che decorrono i termini di pagamento per la fruizione dei benefici di legge ( articolo 2, comma 2, Dlgs. n. 462/ 97).

L’ufficio proponeva appello evidenzian­do che non vi era stata alcuna ridetermin­azione della somma dovuta e quindi il termine del versamento iniziava a decorrere dalla prima comunicazi­one. I giudici del riesame hanno confermato l’esito favorevole al contribuen­te: in tema di autotutela a seguito del riceviment­o di avviso di irregolari­tà, nel caso di presentazi­one dell’istanza entro i 30 giorni dal riceviment­o dell’avviso, se la richiesta viene accolta ( ancorché parzialmen­te) l’Ufficio finanziari­o deve procedere alla ridetermin­azione della pretesa e all’aggiorname­nto della comunicazi­one. Da ciò la Corte lombarda ha dedotto che la presentazi­one da parte del contribuen­te di una richiesta di chiariment­i e il conseguent­e avvio del contraddit­torio comporta che l’amministra­zione adotti una comunicazi­one definitiva, anche se del caso di mera conferma di quella originaria.

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