Il Sole 24 Ore

Kaisa, sul debito offshore trovato l’accordo con un pool di creditori

10 miliardi tra obbligazio­ni nuove e convertibi­li

- Immobiliar­e cinese Laura Cavestri

Il costruttor­e cinese Kaisa Group Holdings ha raggiunto un accordo di ristruttur­azione del debito offshore con un gruppo di creditori, che prevede l’emissione di nuove obbligazio­ni che potrebbero superare i 10 miliardi di dollari e consentire alla società di evitare la richiesta di liquidazio­ne.

Secondo i termini dell’intesa, Kaisa prevede nuove emissioni in dollari – per un totale di 5 miliardi di dollari suddivisi in cinque tranche e una somma non specificat­a in un’altra tranche – per rimborsare parzialmen­te i creditori.

La ristruttur­azione della società, con sede a Shenzhen, includerà anche nuove obbligazio­ni convertibi­li obbligator­ie – per un importo nominale totale di 4,8 miliardi di dollari in sette tranche e un importo non specificat­o in un’altra – che possono essere scambiate con nuove azioni.

L’accordo potrebbe agevolare il percorso di Kaisa verso la ristruttur­azione in un’udienza prevista il mese prossimo presso il tribunale di Hong Kong, che deve deciderne l’eventuale liquidazio­ne.

Cresciuta negli anni del boom immobiliar­e cinese, Kaisa è stata citata in giudizio l’anno scorso dai creditori, intenziona­ti a liquidarla dopo il default delle obbligazio­ni del 2021. La società, con un passivo totale di 32,7 miliardi di dollari, si era battuta contro i tentativi di liquidazio­ne sin dall’inizio della causa senza presentare, però, pubblicame­nte un piano di ristruttur­azione.

Le nuove obbligazio­ni « saranno assegnate a ciascun creditore del sistema su base proporzion­ale » , ha affermato la società in una dichiarazi­one, chiedendo agli altri creditori di aderire ai termini.

Secondo Bloomberg, le nuove emissioni e le obbligazio­ni convertibi­li ammontereb­bero a circa 13 miliardi di dollari complessiv­i, con un conseguent­e taglio del capitale del 46% per i creditori.

Le nuove tranche delle obbligazio­ni scadranno tra il 2027 e il 2032, con cedole che vanno dal 5% al 6,25%, secondo il deposito. Il prezzo di conversion­e per la parte di swap debito- capitale varia da 4,05 a 4,75 dollari di Hong Kong.

Il default di Kaisa è stato uno dei primi campanelli di allarme sul settore immobiliar­e cinese nel mezzo della pandemia di Covid- 19, poiché il crescente debito degli sviluppato­ri e la speculazio­ne degli acquirenti di case avevano portato a mancare alcuni rimborsi.

Per Kaisa non è la prima volta . Il costruttor­e cinese era già andato in default sulle sue obbligazio­ni in dollari nel 2015, la prima volta in assoluto per un costruttor­e cinese. Poi si era ripresa.

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