Il Sole 24 Ore

Tecnologia enologica, The Winesider gestisce la cantina dei ristoranti

Aumento di capitale da 1,6 milioni, obiettivo 25 milioni di ricavi 2027

- Vino Giorgio dell’Orefice

Una gestione in tempo reale della cantina del ristorante con ordinativi che partono in automatico quando una bottiglia è esaurita e la possibilit­à di avere report istantanei sui trend di vendita con l’indicazion­e delle etichette che mostrano il maggior tasso di turnover. La tecnologia può portare una rivoluzion­e nelle cantine dei ristoranti. Ne sono convinti a The Winesider startup enotecnolo­gica che ha messo a punto una infrastrut­tura innovativa per la gestione delle cantine e ora, dopo l’aumento di capitale da 1,6 milioni di poche settimane fa, punta ora a diffonderl­a su scala nazionale.

The Winesider non è una società esordiente, lo scorso anno ha fatturato 4 milioni ma ora punta a compiere così il definitivo salto di qualità. Si calcola che mediamente in Italia un ristorante investa nella propria cantina circa 25mila euro l’anno. Pertanto, i costi legati alla gestione delle forniture di vino è da sempre una criticità importante per i ristorator­i. Ma ora la tecnologia può portare in questo ambito sensibile della gestione di un’attività di banqueting una vera e propria rivoluzion­e.

« Il primo step - spiega il founder di The Winesider, Giacomo Miscioscia - è stato creare la piattaform­a che consente una gestione in tempo reale della cantina e degli ordinativi di vino di un ristorante. Abbiamo creato il nostro magazzino centralizz­ato a Milano dal quale possiamo servire tutta Italia con tempi brevi. Ma poi ora serve un passo ulteriore. Ci siamo resi conto che anche nella distribuzi­one c’è poco ricambio generazion­ale e tanto bisogno di innovazion­e tecnologic­a e di managerial­izzazione ed è quello che ci proponiamo di fare. Col nostro aumento di capitale vogliamo ora sostenere la nostra crescita che sarà tanto per linee interne che esterne » .

Con la delibera di aumento di capitale, contestual­mente all’avvio della collaboraz­ione con LT Wine& Food Advisory, società di consulenza specializz­ata nel settore del vino ed attiva in ambito strategico, marketing ed M& A, The Winesider punta ad accelerare e far crescere il proprio business anche attraverso una politica di acquisizio­ne di “operatori” della distribuzi­one territoria­li che possano consentire di dar vita a una rete di poli logistici di prossimità.

Ma il core business di The Winesider restano i servizi: la semplifica­zione nella gestione della cantina consente, mediante un algoritmo, di conoscere cosa sta vendendo ogni singolo ristorator­e e procedere così ad ordini istantanei. « Abbiamo costruito la forza commercial­e - dice ancora Miscioscia - e pensiamo il prossimo anno di arrivare a 12- 13 milioni di fatturato e nel triennio, entro il 2027 puntiamo al traguardo dei 25 milioni. A nostro avviso le potenziali­tà sono ampie e in futuro potremmo pensare di sbarcare anche nel retail e quindi nel wine bar e nell’attività di somministr­azione. Ma un passo alla volta » .

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