Tecnologia enologica, The Winesider gestisce la cantina dei ristoranti
Aumento di capitale da 1,6 milioni, obiettivo 25 milioni di ricavi 2027
Una gestione in tempo reale della cantina del ristorante con ordinativi che partono in automatico quando una bottiglia è esaurita e la possibilità di avere report istantanei sui trend di vendita con l’indicazione delle etichette che mostrano il maggior tasso di turnover. La tecnologia può portare una rivoluzione nelle cantine dei ristoranti. Ne sono convinti a The Winesider startup enotecnologica che ha messo a punto una infrastruttura innovativa per la gestione delle cantine e ora, dopo l’aumento di capitale da 1,6 milioni di poche settimane fa, punta ora a diffonderla su scala nazionale.
The Winesider non è una società esordiente, lo scorso anno ha fatturato 4 milioni ma ora punta a compiere così il definitivo salto di qualità. Si calcola che mediamente in Italia un ristorante investa nella propria cantina circa 25mila euro l’anno. Pertanto, i costi legati alla gestione delle forniture di vino è da sempre una criticità importante per i ristoratori. Ma ora la tecnologia può portare in questo ambito sensibile della gestione di un’attività di banqueting una vera e propria rivoluzione.
« Il primo step - spiega il founder di The Winesider, Giacomo Miscioscia - è stato creare la piattaforma che consente una gestione in tempo reale della cantina e degli ordinativi di vino di un ristorante. Abbiamo creato il nostro magazzino centralizzato a Milano dal quale possiamo servire tutta Italia con tempi brevi. Ma poi ora serve un passo ulteriore. Ci siamo resi conto che anche nella distribuzione c’è poco ricambio generazionale e tanto bisogno di innovazione tecnologica e di managerializzazione ed è quello che ci proponiamo di fare. Col nostro aumento di capitale vogliamo ora sostenere la nostra crescita che sarà tanto per linee interne che esterne » .
Con la delibera di aumento di capitale, contestualmente all’avvio della collaborazione con LT Wine& Food Advisory, società di consulenza specializzata nel settore del vino ed attiva in ambito strategico, marketing ed M& A, The Winesider punta ad accelerare e far crescere il proprio business anche attraverso una politica di acquisizione di “operatori” della distribuzione territoriali che possano consentire di dar vita a una rete di poli logistici di prossimità.
Ma il core business di The Winesider restano i servizi: la semplificazione nella gestione della cantina consente, mediante un algoritmo, di conoscere cosa sta vendendo ogni singolo ristoratore e procedere così ad ordini istantanei. « Abbiamo costruito la forza commerciale - dice ancora Miscioscia - e pensiamo il prossimo anno di arrivare a 12- 13 milioni di fatturato e nel triennio, entro il 2027 puntiamo al traguardo dei 25 milioni. A nostro avviso le potenzialità sono ampie e in futuro potremmo pensare di sbarcare anche nel retail e quindi nel wine bar e nell’attività di somministrazione. Ma un passo alla volta » .