Tempi di valutazione ridotti per i progetti R& S
Istruzioni pubblicate a inizio luglio, ma il riversamento spontaneo scade il 31 ottobre I certificatori devono valutare i requisiti secondo il manuale di Frascati
In merito al credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo, i tecnici iscritti all’albo dei certificatori sono rimasti spiazzati dalle istruzioni ministeriali arrivate solamente il 4 luglio. È poco, infatti, il tempo per valutare se i progetti possano o meno soddisfare tutti requisiti riportati dal manuale di Frascati.
La scadenza del 31 ottobre per il riversamento spontaneo del credito non permette una serena valutazione dei progetti in essere, considerando che si abbraccia un periodo di sette anni ( dal 2015 al 2021). Ci sono imprese con 15/ 20 progetti aperti da validare, visto che molte realtà portano avanti più progetti R& S nel corso di un anno. I requisiti che richiedono più tempo sono novità e creatività.
nuove scoperte
Secondo le linee guida approvate lo scorso 4 luglio, che riprendono il manuale di Frascati, l’attività di R& S deve puntare a nuove scoperte o al raggiungimento di nuovi risultati e conoscenze applicabili a prodotti e processi non ancora diffusi nel settore di riferimento. Le linee guida specificano che il concetto di « nuovo » deve essere declinato in funzione del contesto all’interno del quale ci si trovi a operare e non solo in relazione all’azienda. In ambito industriale, il potenziale di novità deve essere valutato dal confronto con la base pubblica di conoscenze nel settore di riferimento.
Secondo il manuale di Frascati sono escluse da ricerca e sviluppo le attività volte a copiare, imitare o decodificare la conoscenza. In quest’ottica, è importante la differenziazione del caso in cui un particolare progresso scientifico o tecnologico è già stato raggiunto o tentato da altri soggetti, ma le informazioni sul processo, sul metodo o sul prodotto non fanno parte dello stato delle conoscenze disponibili e accessibili per l’impresa all’inizio delle operazioni di R& S.
Il ruolo del valutatore
Il valutatore è chiamato a capire quale fosse lo stato dell’arte di partenza, in relazione agli obiettivi del progetto stesso, e come l’azienda abbia condotto lo studio sullo stato dell’arte con l’inclusione di tutti i riferimenti antecedenti, ritenuti rilevanti al riguardo, che sono stati individuati ed esaminati – come studi di mercato, verifica delle tecnologie analoghe già esistenti e vigilanza commerciale con l’identificazione delle imprese e dei prodotti concorrenti e dei criteri che consentono di considerarli come tali, nonché prestazioni, relazioni sui brevetti, pubblicazioni, banche dati, sovvenzioni concesse, bandi di gara, eccetera. La difficoltà è rappresentata dal fatto che questa valutazione avviene adesso, quindi anni dopo rispetto all’inizio del progetto.
Creatività
Per soddisfare il requisito della creatività, il valutatore deve evidenziare che ci siano stati ostacoli di natura tecnica, scientifica o tecnologica o particolari difficoltà nel raggiungere gli obiettivi prefissati, il cui superamento abbia richiesto lo studio di soluzioni originali e creative. Deve avvalorare come il team di tecnici o esperti si sia adoperato per la risoluzione degli ostacoli attraverso soluzioni diverse rispetto a quanto noto.
Deve documentare anche gli insuccessi registrati e le nuove soluzioni ipotizzate nel corso della ricerca, indicando quelle progressivamente abbandonate perché inidonee o non convenienti economicamente.