Transizione 5.0, entro una settimana il via libera della Corte dei conti
Con le firme dei ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, le regole del decreto attuativo del piano Transizione
5.0 si apprestano a diventare operative. L’ultimo passaggio, il via libera della Corte dei conti, è atteso nel giro di una settimana. A quel punto, entro il termine di dieci giorni dalla pubblicazione del decreto sul sito del ministero delle Imprese, arriverà un ulteriore provvedimento, dello stesso ministero, che fisserà i termini a decorrere dai quali le imprese potranno attivare la procedura di richiesta.
Entro un tetto di spesa fissato a quota 6,23 miliardi – 1.039,5 milioni per il 2024, 3.118,5 milioni per il 2025 e 415,8 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030 –, gli incentivi riguardano progetti di innovazione che garantiscono un determinato risparmio energetico. L’aliquota massima è del 45%, il tetto dei costi ammissibili è fissato a 50 milioni. Ammesse tutte le imprese residenti in Italia e le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, in ogni forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale di determinazione del reddito d’impresa. La documentazione richiesta andrà trasmessa alla piattaforma informatica Transizione 5.0, accessibile tramite Spid, sul portale del Gestore servizi energetici, utilizzando i modelli che saranno resi disponibili sul sito stesso entro cinque giorni dall’entrata in vigore del decreto. Ammessi ai benefici i progetti avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025 ( la data di avvio è quella del primo impegno giuridicamente vincolante a ordinare i beni oggetto di investimento).