Serenissima Ristorazione in supermarket e crociere
Piano da 60 milioni nel 2024 per innovazione tecnologica e sostenibilità
Oltre 30 milioni investiti nel 2023 in tecnologia per l’efficientamento dei processi produttivi, con l’obiettivo di consentire una gestione più sostenibile e ridurre l’impatto ambientale.
Per il Gruppo Serenissima Ristorazione - base a Vicenza, tra i leader nel settore della ristorazione collettiva e commerciale in Italia, più di 11mila dipendenti, con un fatturato consolidato superiore a 535 milioni a chiusura dell’esercizio 2023 - innovazione tecnologica e sostenibilità restano al centro della visione aziendale. Con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale delle operazioni e migliorare l’efficienza energetica nel 2024 sono stati messi a budget altri 60 milioni.
« A settembre verranno ultimati i lavori di ampliamento del nostro centro di Boara Pisani, nel Padovano, uno dei più grandi d’Europa per la produzione di pasti in legame refrigerato ( da riscaldare prima del consumo, ndr), che conta già più di 14mila metri quadri di superficie » , spiega Tommaso Putin, vicepresidente della Spa . Il fine dell’espansione è il lancio di nuove linee produttive, con l’obiettivo « di sviluppare nuovi mercati e raggiungere nuove aree di business come la Grande distribuzione e il catering crocieristico, a seguito dei buoni risultati nel catering aereo. Non è da meno l’impegno nel rafforzare le attività legate al nostro settore di appartenenza quali ristorazione scolastica, aziendale e sociosanitaria, garantendo una solida base per il futuro » .
Le prossime tappe vedono il raggiungimento di 600 milioni di fatturato nel 2024 e oltre 650 milioni nel 2025, rimanendo focalizzati su « una crescita responsabile » , afferma Putin, che rimarca « la forza e l’unità della nostra squadra. Grazie a tutti per l’impegno quotidiano che ci consente di garantire un servizio di qualità anche in momenti difficili, come è stato durante la pandemia globale del 2020 e più recentemente a seguito dell’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti, che hanno penalizzato il nostro settore » .