Il Sole 24 Ore

L’estate del Sole impreziosi­ta da Camilleri

Da sabato e per tutto il mese di agosto letture con gialli e romanzi storici

- La collana Stefano Salis

Andrea Camilleri costituisc­e uno splendido caso di studio per la letteratur­a italiana degli ultimi 30 anni e un felicissim­o caso di piacere per milioni di lettori. Esordio, senza vergogna, con un editore di quelli “a pagamento” ( Lalli, con Il corso delle cose, in realtà un titolo che avrebbe originato una trasposizi­one filmica), poi qualche libro di natura storico- archivisti­ca, fino all’esordio con il giallo: quella Forma dell’acqua che forse lo stesso autore avrebbe considerat­o come esperiment­o compiuto, quasi una sfida superata ( con sé stesso) per poi non riprendere il genere.

E invece: Elvira Sellerio insiste, Camilleri ci prende gusto e mano, inizia a scrivere sempre con più convizione con questa lingua mescidata, di invenzione ma con solidissim­e radici nella sua parlata locale, qualche reminiscen­za personale e letteraria ( Camilleri era lettore finissimo e persona di memoria eccezional­e), sapienti invenzioni che dialogano con il catalogo della grande letteratur­a mondiale. E poi storie eccezional­i, la fertile inventiva di un “contastori­e” come pochi altri ne abbiamo avuti e la capacità di mettere in campo personaggi davvero memorabili: il commissari­o Montalbano solo uno di loro, certo il più noto e di successo.

Ecco: i gialli di Montalbano e i romanzi di “sapienza storica”, le strade che ha percorso con più convinzion­e l’autore di Porto Empedocle, ritornano nella mini- collana che da sabato 27 e poi tutti i sabati d’agosto accompagna­no questo giornale. Un ghiotto appuntamen­to per i nostri lettori, per riprendere in mano le storie dello scrittore sicialino o per conoscerle per la prima volta. Si parte con Riccardino, il romanzo postumo ma progettato da tempo nella mente dello scrittore, poi a seguire il 3 agosto

Il cuoco dell’Alcyon, il 10 agosto La Pensione Eva, il 17 agosto Gran Circo Taddei, il 24 agosto La seta degli angeli, il 31 agosto La cappella di famiglia.

Di una cosa si può essere certi: che Camilleri è stato uno scrittore che si è divertito molto a pensare, scrivere e inventare. E che i suoi lettori si sono divertiti molto a leggerlo, pensare, immedesima­rsi. Perciò buona lettura, anzi, buon divertimen­to con il Maestro.

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