Yellen: « No alla tassa globale sui super ricchi, ogni Paese faccia da sé »
I sette Grandi ribadiscono il sostegno a Kiev: progressi sui finanziamenti
Il G7 di Rio de Janeiro ribadisce il sostegno a Kiev. Alla riunione, che si è svolta ieri fra i ministri delle Finanze e i governatori delle Banche centrali, si è collegato anche l’ucraino Sergii Marchenko, al quale è stato ribadito il pieno supporto per tutto il tempo necessario, nella guerra contro Mosca. Progressi sono stati fatti sul prestito straordinario da 50 miliardi di dollari, da finanziare con i profitti generati dagli asset russi congelati all’estero, come richiesto dal G7 in Puglia. Lo hanno confermato la segretaria del Tesoro Usa, Janet Yellen, e il commissario Ue, Paolo Gentiloni.
Per Gentiloni « il risultato è molto vicino » . La Commissione Ue sta lavorando a una proposta che conterrà il meccanismo comune di cooperazione, per permettere di utilizzare i profitti generati dagli asset russi, e uno schema di assistenza macrofinanziaria. « Sono certo - assicura Gentiloni - che entro ottobre daremo seguito all’invito del G7 in Puglia » .
L’incontro, guidato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha ribadito la necessità di mantenere le economie aperte agli scambi, evitando misure protezionistiche unilaterali. Il solito appello, che compare in ogni comunicato finale, ma che in questa occasione suona particolarmente stonato, dato che Stati Uniti ed Unione Europea hanno appena varato pesanti dazi contro le importazioni di auto elettriche cinesi ( e non solo).
I rischi di frammentazione economica sono, ovviamente, anche sul tavolo del G20 dei ministri finanziari, che si chiude oggi, sempre a Rio de Janeiro. Per il Brasile, il dossier principale è però la cooperazione sulla tassazione internazionale dei grandi patrimoni e i suoi negoziatori spingono almeno per una dichiarazione congiunta, un testo separato dall’eventuale comunicato finale.
Presa la guida del G20, il Governo Lula da mesi propone un’imposta globale sui super ricchi ( il 2% sui patrimoni oltre un miliardo di dollari), senza convincere i partner. Da Rio potrebbe arrivare un rinnovato appello alla trasparenza fiscale e al dialogo su una tassazione equa e progressiva, con particolare attenzione ai grandi patrimoni. Il ministro delle Finanze brasiliano, Fernando Haddad, in un’intervista alla Globo, ha ricordato che una patrimoniale sui super ricchi potrebbe raccogliere tra i 200 ed i 250 miliardi l’anno: « A livello tecnico - ha detto - c’è quasi un consenso su una prima dichiarazione che darà impulso all’agenda » .
« Sulla proposta brasiliana per una tassa sui super ricchi siamo tutti consapevoli che si tratta di una competenza dei singoli Paesi, difficile da superare con schemi globali, ma penso che le difficoltà non pregiudichino l’impegno comune, infatti nel documento delle conclusioni di que
La patrimoniale sulle grandi ricchezze proposta dal Brasile non convince gli altri partner
sto G20 ci sarà una disponibilità comune a considerare primi passi in questa direzione » , ha affermato Gentiloni. Più esplicita Yellen: « Siamo contenti - ha detto - di lavorare con il Brasile per promuovere questa idea della tassazione sui super ricchi, ma crediamo sia difficile un coordinamento globale ed è preferibile che ciascun Paese si occupi del proprio sistema fiscale » .
Altro sempre verde delle riunioni del G20, sul quale però Lula insiste molto, è la crisi climatica: all’inizio della settimana, si è registrato il giorno più caldo di sempre, mentre ondate di calore attraversano l’Asia e incendi devastano diverse regioni del mondo. Immancabile l’appello a fare di più.