Tra gli atleti in cerca di relax
E concentrazione per le gare
Lorenzo Zazzeri, punta della nostra staffetta 4x100 stile libero, che ti viene incontro lungo la via con sotto le braccia i pezzi in cartone di un letto ( si perché come già accaduto a Tokyo2021 di cartone e materiale riciclato sono fatti, i letti…) che la notte scorsa si è rivelato troppo corto e duro per i suoi quasi due metri; il pugile Abbes che ti regala un sorriso e un selfie; Paola Egonu che sorride sdraiata sul divano, mentre guarda un po’ la tv per rilassarsi. Scene quasi rubate all’intimità di atlete e atleti che sognano la gloria olimpica, e che trascorrono il conto alla rovescia nelle palazzine che ospitano l’Italia al Villaggio Olimpico di Parigi con lo sguardo e il pensiero fissi ai verdetti che stanno ormai per arrivare.
Ha avuto così il sapore di una salvifica tregua olimpica emotiva la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che con la delegazione azzurra ha voluto pranzare proprio al Villaggio appena sbarcato a Parigi. Un abbraccio affettuoso, qualche battuta scherzosa per stemperare la tensione e condividere l’emozione di esserci, ancora una volta, ai Giochi e finalmente in un Villaggio certo attraversato da mille tensioni, ma non più sfregiato dal Covid come tre anni fa a Tokyo.
Il Villaggio Olimpico parigino ricopre tre aree: Saint- Denis, Saint- Ouen e Île- Saint- Denis. Accoglie 14.250 atleti e atlete durante i Giochi Olimpici e 8mila durante quelli Paralimpici. Dopo i Giochi, diventerà un unico quartiere con uffici e abitazioni.
Quanto al cibo, gli atleti possono accedere 24 ore su 24 a un grande ristorante- mensa allestito nella vicina Cité du Cinéma, con sei principali declinazioni culinarie ( Italia, Asia, Francia...) per circa 3.200 posti a sedere e 40mila pasti serviti quotidianamente. Una seconda mensa è inoltre a disposizione sull’ile Saint- Denis oltre a diversi ’ food- trucks’ che consentono agli atleti di avere un’alternativa più rapida al ristorante.
« I Giochi sono una competizione a parte: non sempre vince il più forte, spesso quello che si adatta meglio » : Carlo Mornati, 52 anni, ex canottiere argento olimpico a Sydney 2000 e ora segretario generale del Coni e capo delegazione a Parigi2024 legge così, sotto il profilo logistico, l’Olimpiade che sta per cominciare, illustrando la filosofia che il Coni ha seguito nell’allestimento gli spazi per la delegazione italiana: « Abbiamo avuto la possibilità di fare due visite sul posto in questi quattro anni, ma tutto il design interno è stato pensato a Roma, per essere poi concretizzato qui una volta che, pochi giorni fa, ci sono stati consegnati gli spazi. Abbiamo scelto delle palazzine vicine al cuore del Villaggio, che sono gli uffici del Cio e la zona trasporti, così da diminuire spostamenti e disagi.
E nelle palazzine abbiamo creato anche delle piccole aree ricreative, così da permettere agli azzurri di poter godere in tranquillità dei momenti di relax e tempo libero » .
Piccoli dettagli, ma che possono fare la differenza nella corsa verso il podio.
Le palazzine « italiane » sono vicine al cuore del Villaggio, gli uffici del Cio e la zona trasporti, per diminuire i disagi