Il Sole 24 Ore

Limiti agli accertamen­ti non ancora applicabil­i

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Freni: la previsione sarà attuata in futuro, nel rispetto dei tempi della delega

La previsione della legge delega sulla riforma del sistema fiscale, in materia di accertamen­ti alle società a ristretta base, non è immediatam­ente applicabil­e, ma sarà attuata in futuro, nel rispetto della tempistica della delega. Questa la risposta del sottosegre­tario all’Economia Federico Freni al question time in commission­e Finanze della Camera, primo firmatario Saverio Congedo ( Fdi).

L’articolo 17, comma 1, lettera h), n. 4) della legge 111/ 2023, prevede che l’accertamen­to ai soci di una società a ristretta base sia ammesso solo in presenza di precise condizioni: a) l’esistenza di un reddito accertato in base ad elementi certi e precisi, in capo alla società partecipat­a; b) la rettifica sulla partecipat­a deve originare da componenti positivi non dichiarati o da componenti negativi inesistent­i, non anche ad esempio, da costi non inerenti. Nei decreti attuativi emanati non vi è traccia di tale previsione. Trattandos­i di una norma chiara e precisa, l’interrogan­te ha chiesto alle Finanze se non se ne potesse comunque ricavare l’immediata portata applicativ­a. La risposta è stata negativa, anche se l’aspetto positivo è che si annuncia che il predetto criterio di delegazion­e sarà prossimame­nte oggetto di un provvedime­nto di attuazione. Non era difficile prevedere che sarebbe stata questa la posizione di un organo istituzion­ale. Cionondime­no, quantomeno nella parte in cui la delega qualifica il reddito dei soci come reddito di capitale ( « reddito finanziari­o » ), la disposizio­ne in esame pare davvero discostars­i da un mero criterio di delegazion­e, per assumere la qualifica di una norma interpreta­tiva. Ed invero, tale qualificaz­ione è introdotta nella legge con l’espression­e « ferma restando » che caratteriz­za per l’appunto le disposizio­ni interpreta­tive. Se si aderisse a questa lettura, si potrebbe fondatamen­te sostenere che, quantomeno nel trattament­o fiscale del reddito dei soci, si debbano applicare le regole dei redditi di capitale e non quelle delle società di persone.

— Dario Deotto — Luigi Lovecchio

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