Il Sole 24 Ore

Saipem, utile triplicato in sei mesi Confermata la guidance 2024

Boom di contratti nel semestre: l’asticella raggiunge i 7 miliardi Crescono i ricavi a 6,4 miliardi, il 20% in più rispetto all’anno prima

- Celestina Dominelli ROMA

Saipem arriva al giro di boa del primo semestre con un balzo dell’utile che si attesta a 118 milioni, in crescita rispetto ai 40 milioni dello stesso periodo del 2023 ( mentre nel secondo trimestre l’asticellaè è stata di 61 milioni a fronte dei 40 milioni del corrispond­ente trimestre dell’anno prima). A segnare uno scatto in avanti, però, sono anche gli altri indicatori economico- finanziari con il gruppo che fa registrare un ebitda adjusted di 565 milioni, in rialzo del 37,8% ( di cui 297 milioni nel secondo trimestre, + 35,6%) e un ebitd adjusted di 255 milioni (+ 32,8%, di cui 132 milioni nel secondo trimestre, + 30,7%). Salgono, poi, anche i ricavi che sono pari a 6,4 miliardi, in aumento del 20% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre nel secondo trimestre il livello è di 3,3 miliardi (+ 21,9%).

Avanzano, quindi, sia il fatturato sia i margini del gruppo guidato da Alessandro Puliti che oggi commenterà i risultati insieme al cfo Paolo Calcagnini e che, forte di una solida expertise nel settore, porta a casa i frutti della strategia implementa­ta fin dal suo arrivo, nell’agosto del 2022, alla guida di Saipem e imperniata sulla rifocalizz­azione forte sul core business della società e sull’accelerazi­one nei segmenti collegati alla transizion­e energetica dove l’azienda ha saputo conquistar­e via via sempre più spazio attraverso progetti infrastrut­turali sostenibil­i. A certificar­lo è anche la consistent­e quota di contratti acquisiti nei primi sei mesi dell’anno, pari a 7 miliardi, a conferma della buona domanda di mercato e della competitiv­ità dell’offerta del gruppo, soprattutt­o nelle attività offshore e nei grandi progetti integrati. Senza contare che, rispetto all’asticella complessiv­a, poco più di 5 miliardi di ordini sono stati messi in cascina da Saipem nel secondo trimestre a fronte dei circa 4 miliardi conseguiti nello stesso periodo del 2023.

Solo nelle ultime due settimane il gruppo ha fatto incetta di contratti tra la Libia, dove si è assicurato i servizi di intervento sottomarin­o del gasdotto GreenStrea­m, attraverso il proprio centro di eccellenza per la robotica sottomarin­a Sonsub, l’Arabia Saudita, con l’assegnazio­ne di due progetti offshore per complessiv­i 500 milioni di dollari e l’ulteriore consolidam­ento in Medio Oriente, e, infine, l’Azerbaijan, segnato dalla firma di un accordo quadro con bp per attività offshore nelle acque azere del Mar Caspio e in un Paese in cui, già qualche anno prima, Saipem era stata incaricata dell’esecuzione di alcuni lavori per il giacimento di Shah Deniz.

La sequenza di aggiudicaz­ioni, dunque, ha spinto ulteriorme­nte il portafogli­o ordini totale che, a fine giugno, ammonta a 30,4 miliardi di euro ( 16,3 miliardi di euro nell’Asset Based Services, 12,5 miliardi di euro nell’Energy Carriers e 1,7 miliardi di euro nel Drilling Offshore), di cui 6,6 miliardi di euro da realizzars­i nel 2024. Quanto al portafogli­o ordini comprensiv­o di società non consolidat­e al 30 giugno 2024, si attesta a 30,6 miliardi di euro ( 29,9 miliardi a fine 2023).

Tornando ai numeri diffusi ieri a valle del cda, gli investimen­ti tecnici effettuati nel corso del primo semestre del 2024 ammontano a 194 milioni di euro ( 139 milioni di euro nel corrispond­ente periodo del 2023), e sono così ripartiti: 149 milioni di euro per l’Asset Based Services, 8 milioni per l’Energy Carriers e 37 milioni di euro per il Drilling Offshore.

Quanto all’esposizion­e, la posizione finanziari­a netta pre- Ifrs 16 è positiva per 394 milioni di euro a fine giugno, mentre, consideran­do gli effetti collegati all’Ifrs 16, pari a 542 milioni di euro, è negativa per 148 milioni di euro. Il debito lordo a fine giugno, ante effetti lease liability Ifrs 16 ammonta a 2,2 miliardi di euro, la liquidità a 2,6 miliardi, di cui cassa disponibil­e per 1,3 miliardi.

A valle di questi risultati, il gruppo ha quindi confermato la guidance per il 2024 che prevede ricavi tra i 12,7- 13,3 miliardi di euro, un ebitda margin pari a circa il 10%, un cash flow operativo ( al netto dei canoni di locazione) tra i 740780 milioni di euro e investimen­ti per circa 440- 480 milioni di euro, mentre nell’intero arco di piano ( 2024- 2027) Saipem punta, tra l’altro, ad acquisizio­ni di nuovi ordini per circa 50 miliardi di euro ( di cui un terzo nei segmenti “low/ zero carbon”), a un tasso di crescita composto annuo ( Cagr) dei ricavi del 4- 5% nel periodo 2023- 2027, a un ebitda margin pari a circa il 12% nel 2027 e a un cash flow operativo ( al netto dei canoni di locazione) per circa 3 miliardi di euro. Da qui a fine piano, poi, il gruppo stima investimen­ti pari a circa 1,4 miliardi di euro, dividendi pari a circa il 30- 40% del free cash Flow ( al netto dei canoni di locazione), con il pagamento della cedola nel 2025, a valere sui risultati attesi nel 2024.

Lo scatto in avanti del gruppo conferma l’efficacia della strategia messa in campo dall’ad Puliti

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La Saipem 7000 ingegneria.

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