Lufthansa: Ita non ha problemi di costi « Fiumicino il sesto hub del gruppo »
La compagnia tedesca aspetta un miglioramento dei conti di Ita
Lufthansa ha lanciato un messaggio rassicurante agli investitori sulle prospettive di Ita Airways. Dopo che la Commissione Ue ha approvato, con condizioni, l’accordo per l’acquisto del 41% della compagnia italiana, attraverso un aumento di capitale riservato di 325 milioni di euro, ieri i dirigenti tedeschi hanno detto che si aspettano un miglioramento dei conti della compagnia, a oggi non ancora redditizia.
Le azioni, deboli negli ultimi mesi, hanno chiuso a 6,03 euro (+ 0,63%). L’a. d., Carsten Spohr, ha detto agli analisti che si aspetta che i costi dell’azienda miglioreranno grazie all’efficienza dell’aeroporto di Roma Fiumicino, che diventerà « il sesto hub » del gruppo. Inoltre secondo il manager tedesco i debiti per il leasing degli aerei non rappresentano una soverchia preoccupazione.
L’ingresso con il 41% è il primo passo di un percorso che prevede l’impegno di Lufthansa a rilevare un ulteriore 49%, a un prezzo già fissato. Questo potrà avvenire a partire da un anno dopo il perfezionamento ( closing) dell’acquisto del 41%, previsto entro quattro mesi, a novembre prossimo. Pertanto a novembre 2025 Lufthansa potrà salire al 90% di Ita. Ma potrebbe anche aspettare fino a due anni.
Quindi Lufthansa tra novembre 2025 e novembre 2027 dovrebbe salire al 90% di Ita versando ulteriori 325 milioni. E a fine 2027, se saranno centrati determinati parametri finanziari, Lufthansa verserà al Mef 100 milioni come « earn out » . Infine nel 20282029 il partner tedesco potrà rilevare il 10% residuo per 79 milioni e ottenere il 100% di Ita.
« Dobbiamo attuarlo solo se è economicamente fattibile, anche se potete sentire il mio ottimismo e l’ottimismo dell’intero gruppo sul fatto che sarà così » , ha detto ieri Spohr parlando dell’accordo, secondo Reuters. Il manager ritiene fattibile il pieno consolidamento di Ita dopo il 2027. Questo darebbe maggiori vantaggi nell’integrazione con il gruppo, dal finanziamento centralizzato alla gestione della flotta.
I tedeschi si sono assicurati di poter verificare che i conti di Ita migliorino, prima di impegnarsi a fondo. Secondo Spohr « Ita non ha un problema di costi, la struttura è molto leggera, il problema sono i ricavi » . Lufthansa si aspetta di aumentare i ricavi con l’integrazione di Ita nella rete commerciale e operativa del gruppo tedesco, che comprende le controllate Swiss, Austrian, Brussels Airlines e l’italiana Air Dolomiti, con base a Verona, oltre alla tedesca Eurowings.
Per dare il via libera Bruxelles ha posto una serie di condizioni, accettate da Lufthansa, i cui dettagli sono in fase di definizione e non sono noti. In particolare deve essere stabilito chi sarà il « remedy taker » che farà le 10 rotte liberate tra Linate e Fiumicino per diverse destinazioni europee ( tra cui Francoforte e Bruxelles da entrambi gli scali) in modo da creare un po’ di concorrenza a Ita- Lufthansa.
Sono già stati siglati preaccordi con EasyJet e Volotea, alla fine potrebbero anche essere due i vettori subentranti. Ma ci sono anche le mire di Wizz Air, che minaccia un ricorso contro la decisione Ue, perché teme di essere tagliata fuori da Linate.
Ci dovrà essere un nuovo vettore in concorrenza anche su altre rotte tra Italia e Germania, da Bari, Napoli e Cagliari. Tutta da definire anche la partita della competizione su alcune rotte nordatlantiche, anche qui dovrà subentrare un altro vettore o ci dovranno essere accordi commerciali con altre grandi compagnie.
Ita ha chiuso il bilancio consolidato 2023 con una perdita operativa di 74,9 milioni, mentre la perdita netta è stata ridotta a 5,1 milioni con proventi extragestionali, rivalutazioni di asset e voci fiscali.
Lufthansa tra il 2025 e il 2027 dovrebbe salire al 90% di Ita versando 325 milioni