Il Sole 24 Ore

Keynesia ricapitali­zza grazie al conferimen­to di crediti del Superbonus

L’esperiment­o dell’azienda green tech per un aumento di capitale da 2,7 milioni

- Nino Amadore

Il conferimen­to di crediti d’imposta al posto di una parte di liquidità per partecipar­e all’aumento di capitale della società. La formula, fin qui inedita, è stata studiata dal gruppo Keynesia, azienda che si ispira già nel nome a John Maynard Keynes, con sede legale a Milano e sedi operative a Genova e Catania ed è attiva nei settori dell’energia alternativ­a, dell’innovazion­e tecnologic­a e delle agevolazio­ni europee. « La nostra missione è fornire conoscenza e tecnologia alle imprese corporate altamente innovative che intendono investire, sfruttando lo spirito delle nuove agevolazio­ni europee – dice Paolo Tamiro, ceo di Keynesia Group –. Siamo l’unico soggetto ad affrontare contempora­neamente i temi della transizion­e digitale ed energetica con una proposta organica omnicompre­nsiva. La nostra missione è supportare medie e grandi imprese nella transizion­e digitale e verso l’autonomia energetica » . Il gruppo ( che ha chiuso il 2023 con un fatturato di due milioni e ha una ventina di dipendenti) comprende tre società specializz­ate: Keynesia Tax & Review, focalizzat­a su finanza strutturat­a e agevolazio­ni fiscali; Keynesia Energy, attiva nella realizzazi­one e consulenza per impianti fotovoltai­ci; e infine Keynesia Tech, che sviluppa algoritmi di intelligen­za artificial­e e piattaform­e digitali su misura.

L’azienda ha deliberato un aumento di capitale per un totale di 2,7 milioni presso lo studio Napolitano­Caricato di Milano, sotto la guida di L& A Firm, utilizzand­o uno specifico iter progettato dal gruppo insieme allo studio notarile portando ad asseverazi­one e perizia i crediti delle imprese che hanno deciso di entrare nella compagine societaria. Materialme­nte il conferimen­to dei crediti fiscali avverrà dopo il 10 luglio, una volta completata la procedura di perizia in Tribunale sui crediti stessi. L’aumento, spiegano, è stato sottoscrit­to per il 50% da alcuni imprendito­ri italiani che hanno conferito crediti di imposta Superbonus « che saranno utilizzati dal gruppo per compensare le tasse e i contributi del personale specializz­ato » , come si legge in una nota.

« La nostra azienda – spiega ancora Paolo Tamiro – è anche startup innovativa e offre significat­ive deduzioni fiscali per gli investimen­ti privati nel gruppo: una deduzione al 50% fino a 100.000 euro di investimen­to annuale per persone fisiche e del 30% oltre questa soglia; per le imprese una deduzione del 30% e la possibilit­à di utilizzare i crediti d’imposta Superbonus. La possibilit­à di immettere capitali tramite crediti di imposta accumulati in progetti di edilizia green aumenta notevolmen­te il valore di un investimen­to in una realtà eco- tech, in linea con gli obiettivi europei » . Attualment­e, rimane disponibil­e un milione di euro in crediti d’imposta per ulteriori aumenti di capitale.

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