Il Sole 24 Ore

Dogane, la rappresent­anza diretta punta a diventare più estesa

Oltre agli spedizioni­eri sono abilitati i centri di assistenza doganale e gli Aeo Lo schema di decreto delegato di riforma approda in Parlamento per i pareri

- Benedetto Santacroce

La rappresent­anza “diretta” in dogana non più riservata agli spedizioni­eri doganali, ma estesa, con autorizzaz­ione delle autorità di controllo, a tutti coloro che sono in possesso, in linea con le regole unionali, di specifici requisiti soggettivi. Mentre il conferimen­to dei relativi poteri sono sempre affidati al rappresent­ante con apposito mandato da presentare, su richiesta, alle autorità doganali.

Questi sono alcuni degli effetti che derivano dallo schema di decreto delegato di riforma della specifica materia, che dopo essere stato approvato dal consiglio dei ministri del 26 marzo, finalmente approda al Parlamento per ottenere i pareri che potrebbero consentire alla riforma di essere definitiva­mente licenziata prima dell’estate.

Il tema della rappresent­anza, che nella maggior parte dei casi viene utilizzata dagli importator­i e/ o esportator­i per l’espletamen­to di procedure e adempiment­i relativi alla dichiarazi­one doganale, è stato già oggetto nei giorni scorsi di un vivace confronto tra associazio­ni di categoria e autorità, allo scopo di essere modificata prima del passaggio parlamenta­re. In effetti, il testo trasmesso al parlamento non accoglie alcuna delle istanze rappresent­ate nelle diverse sedi, ma si limita ad alcuni aggiustame­nti di natura prevalente­mente formale.

Quindi, il passaggio parlamenta­re dovrà essere correttame­nte utilizzato per ridefinire alcune regole, non solo in materia di rappresent­anza, ma anche in relazione al nuovo assetto sanzionato­rio, sia esso amministra­tivo sia penale, nonché in tema di “diritti di confine”, ovvero di confisca e in materia di controlli in linea.

Il testo che, come si ricorda, abolisce il Tuld ( Dpr 43/ 73) e lo sostituisc­e con disposizio­ni nazionali complement­ari al Codice doganale dell’Unione, con revisione del sistema sanzionato­rio in materia di accise e di altre imposte indirette sulla produzione e consumo, si propone, in primo luogo, di fissare e di razionaliz­zare l’insieme delle previsioni normative che la regolament­azione della Ue lascia agli Stati membri. In secondo luogo, aspettando un intervento successivo del legislator­e, si propone di allineare i sistemi sanzionato­rio in ambito di accise a quelli doganali anche qui con uno sforzo di razionaliz­zazione.

Tornando al tema della rappresent­anza il decreto delegato stabilisce che l’abilitazio­ne per prestare i servizi in rappresent­anza diretta è rilasciata dall’agenzia delle Dogane in presenza di determinat­e condizioni soggettive, quali:

1 l’assenza di specifiche condanne penali;

2 2l’assenza l’assenza di violazioni gravi o ripetute della normativa doganale e fiscale;

3 il rispetto di standard minimi di competenza o di qualifiche profession­ali direttamen­te collegate allo svolgiment­o dell’attività di rappresent­anza.

Queste caratteris­tiche si ritengono soddisfatt­e se il richiedent­e è iscritto all’albo degli spedizioni­eri doganali, è autorizzat­o quale centro di assistenza doganale, è in possesso di certificaz­ione di operatore economico autorizzat­o ( Aeo).

Per i soggetti non stabiliti la norma, a differenza del passato, prevede espressame­nte che la rappresent­anza possa essere esercitata solo in forma di rappresent­anza indiretta.

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