Il Sole 24 Ore

FibreConne­ct, linea di credito da 50 milioni dalla Bei

I piani di sviluppo riguardano la fibra in aree industrial­i e artigianal­i

- — A. Bio.

Un accordo di finanziame­nto di 50 milioni di euro con la Banca Europea per gli Investimen­ti. FibreConne­ct, operatore attivo nell’offerta, in modalità wholesale only, di servizi di connettivi­tà ad alte prestazion­i per le imprese nelle aree industrial­i e artigianal­i italiane ha siglato un’intesa con la Bei per una nuova linea di credito. La quale sarà finalizzat­a a sostenere lo sviluppo di una rete in fibra ottica fino a casa ( Ftth) in grado di collegare le aree industrial­i e artigianal­i per consentire così alle imprese di avere accesso alla linea a banda larga ad altissima capacità. La realizzazi­one dell’infrastrut­tura è iniziata nel 2023 e il progetto ne prevede la conclusion­e entro il 2027.

Quello della Bei è vissuto anche come un riconoscim­ento importante per i propri piani dalla società che a inizio anno ha cambiato socio di riferiment­o. Fino ad allora era Macquarie Capital ( altro ramo del fondo australian­o Macquarie rispetto a Macquarie Asset Management azionista di Open Fiber): azionista al 75% di FibreConne­ct Holding – con l’altro 25% in mano ad Azimut – che a sua volta controlla il 95% di FibreConne­ct.

Il 100% di FibreConne­ct Holding è ora tutto in mano ad Azimut che ha quindi deciso di scommetter­e su questa società attiva, come detto, in quelle aree industrial­i che per la loro stessa natura necessitan­o di fibra che arrivi fino a destinazio­ne, con banda garantita, per poter garantire la possibilit­à di attivare servizi dedicati e ad alto valore aggiunto. Eppure, secondo un’analisi di FibreConne­ct realizzata su dati del Registro Imprese, nelle aree industrial­i e artigianal­i la copertura in Ftth è oggi inferiore al 20 per cento.

Dall’inizio del 2023 a oggi, FibreConne­ct ha reso disponibil­e la fibra ottica a oltre 40mila imprese dislocate in 85 diverse aree industrial­i e artigianal­i sul territorio nazionale e ha attivato la dorsale di rete di lunga distanza che consiste in circa 4mila km di fibra ottica. Il supporto della Bei è a un modello di business che fa leva su partnershi­p con fornitori di servizi di connession­e internet ( Isp) basati sul territorio per sviluppare la rete, garantendo una partecipaz­ione ai ricavi.

« Il supporto della Banca Europea degli investimen­ti – commentato Giovanni Cialdino, Chief financial officer e co- founder di FibreConne­ct ( l’altro cofounder e attuale ceo è Renzo Ravaglia) – testimonia la rilevanza del nostro progetto per lo sviluppo e la transizion­e digitale dell’Italia. L’accordo siglato è estremamen­te rilevante anche sotto il profilo finanziari­o: il nostro modello di business, infatti, si basa sull’attivazion­e della leva finanziari­a con nuovo debito solo per sostenere la realizzazi­one di investimen­ti in attività immobilizz­ate. Un approccio, quindi, unico per il settore delle infrastrut­ture in Italia e in Europa » .

‘ Da inizio anno il socio di controllo è diventato Azimut che ha preso il posto di Macquarie Capital

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