Miniconf sperimenta l’ IA Basagni: « La tecnologia può aiutare le aziende »
Ricavi 2023 a 68 milioni
Nei giorni scorsi ha presentato via web le nuove collezioni alla rete vendita facendo ricorso ( anche) all’intelligenza artificiale. L’aretina Miniconf, titolare dei marchi Sarabanda, Minibanda e iDo e delle licenze Ducati e Roy Roger’s, ha alle spalle una storia lunga 51 anni ma guarda al futuro: « L’intelligenza artificiale – spiega il patron Giovanni Basagni – ci ha aiutato a ricreare capi vicini al mood della collezione, a tracciare la mappa d’ispirazione. E un tool di intelligenza artificiale che trasforma il disegno di un capo in una foto ci è servito per fare un video. Credo che questa tecnologia potrà aiutare le aziende, ad esempio nella logistica » .
E infatti Miniconf, una delle più grandi aziende italiane specializzate nella moda junior con 68 milioni di fatturato 2023 (- 3,5%) per il 15% all’export, sta valutando la realizzazione di un nuovo magazzino automatizzato a Ortignano Raggiolo, il paese del Casentino in cui si trova il quartier generale e in cui lavorano 180 dipendenti fissi e 110 stagionali ( cui si aggiungono 80 persone nei negozi diretti), all’ 80% donne.
L’azienda, da sempre attenta alla comunità e al territorio, quest’anno ha redatto, per la prima volta, il bilancio di sostenibilità ( in via di pubblicazione) in collaborazione con Altis, la scuola di specializzazione dell’Università Cattolica, e ora sta puntando a ottenere la certificazione sulla parità di genere. Tra gli obiettivi c’è quello di arrivare a produrre il 100% del fabbisogno elettrico attraverso le fonti rinnovabili.
Il 2024 sarà un anno di consolidamento: « Pensiamo di riuscire a confermare il fatturato dell’anno scorso – aggiunge Basagni – pur smettendo di produrre, dopo 50 anni, la linea all’ingrosso Dodipetto che nel periodo d’oro 2004- 2005 è arrivata a dare 3032 milioni di ricavi. Ma il canale distributivo dell’ingrosso ormai non ha più le quantità che giustificano una collezione » . Sui cambiamenti di mercato che stanno interessando il settore della moda junior Basagni ha le idee chiare: « C’è un problema demografico che si fa sentire in modo pesante, visto che l’anno scorso le nascite in Italia sono scese sotto quota 380mila ( erano 500mila nel 2014, ndr) - afferma l’imprenditore – e ci sono sempre meno negozi multimarca e meno soldi in tasca alle famiglie » , dice. Secondo l’imprenditore « nel multimarca si va per comprare abiti da cerimonia, e il 50% degli acquisti è fatto per essere regalato. Non è facile invertire la tendenza a comprare nelle catene e nei grandi magazzini, eppure il ruolo del multimarca resta ancora importante: per rimanere a galla bisogna riuscire a differenziarsi dai concorrenti » .