Dai grandi cantieri Fs una rete potenziata, ma le merci soffrono
Il trasporto su ferro resta la modalità privilegiata sotto il profilo degli investimenti pubblici. Come è noto Rfi, la società del Gruppo Fs che da tempo sta mandando in gara i maggiori appalti del Paese, detiene anche il record di finanziamenti Pnrr per singolo soggetto attuatore. Una scorpacciata di cantieri che dovrebbe concludersi in gran parte nel 2026- 2027. Allora avremo una rete fortemente potenziata sia nell’infrastruttura sia nella capacità di accogliere un maggiore numero di “tracce”.
Oggi però si paga dazio in termini di ritardi e disagi. A soffrirne è soprattutto il trasporto merci. « La situazione è molto complicata » , dice il direttore di Fer Merci Giuseppe Rizzi intervenendo al convegno del Sole 24 Ore su “Trasporti al cuore dell’economia” svoltosi ieri a Roma ( si veda altro articolo in pagina). « Ed è complicata perché mentre è stato valutato l’impatto dei finanziamenti sulla rete non è stato valutato l’impatto sull’esercizio: oggi i ritardi sulle merci posso causare un significativo incremento di costi e tempi » .
Un allarme condiviso dall’amministratore delegato di Mercitalia Logistics Sabrina De Filippis, anche lei tra i relatori del convegno del Sole. « Il trasporto merci – ammette la manager del Gruppo Fs - non è considerata una priorità nella ripartizione della capacità del trasporto ferroviario, ma in questo momento la situazione sta peggiorando perché i cantieri, per quanto importanti siano, stanno generando numerose difficoltà. Dobbiamo continuare a interagire con il gestore dell’infrastruttura ( Rfi, ndr) affinché non ci consideri una cenerentola nella ripartizione della capacità. Dobbiamo però anche noi essere flessibili e portare i nostri clienti a capire che questa flessibilità ci deve fare superare questo momento » . Il traguardo, indica De Filippis, è quello del 2026/ 27, quando saranno rilasciate le infrastrutture ferroviarie oggi in cantiere. « Quel momento ci vedrà protagonisti, perché il ferro sarà predominante nella logistica delle merci. Noi ci crediamo fortemente » . Peraltro, ricorda la manager, il piano industriale di Gruppo prevede consistenti investimenti sia nel rinnovo del materiale rotabile, sia nelle tecnologie immateriali. « Il nostro piano industriale di 3 miliardi di investimenti - ricorda - contiene un 25% di digitalizzazione » , da destinare ai sistemi di gestione dei carri, « ma abbiamo anche un forte avanzamento di progetti per la gestione dell’offerta integrata per la gestione delle piattaforme che verranno molto utilizzate nei prossimi mesi » .
Commentando la decisione della Commissione Ue sulla capacità infrastrutturale della rete, la manager ha osservato che « si sta cercando di introdurre nuove modalità per gestire in modo unitario e più efficace l’infrastruttura europea. Ma se non abbiamo una gestione integrata e autorevole di tutta l’infrastruttura a livello europeo non riusciremo a traguardare gli obiettivi di sostenibilità ambientale al 2030 e al 2050 » . « Ho sentito dire - conclude la manager - che non c’è un campione della logistica, ma secondo me, tutti insieme – noi, i grandi partner, i grossi clienti, le imprese di trasporto, gli operatori del settore aereo e su gomma - abbiamo tutte le competenze e le professionalità per diventare campioni in Europa, non solo in Italia » .