Il Sole 24 Ore

Standard e clausole

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1 GLI STANDARD

I livelli essenziali delle prestazion­i

I livelli essenziali delle prestazion­i rappresent­ano gli standard minimi di servizio che vanno garantiti in tutte le regioni, e di conseguenz­a finanziati integralme­nte con risorse proprie, comparteci­pazioni e con trasferime­nti aggiuntivi quando le prime voci non sono sufficient­i. I Lep vanno intesi come « obblighi di prestazion­e » , misurabili e comparabil­i per ogni tipo di servizio

2 I CONTI PUBBLICI

Niente deficit per la riforma

La complessit­à nella definizion­e dei Lep è politica, perché impone di decidere quali sono i livelli di servizio che permettono ufficialme­nte di considerar­e attuate le tutele dei « diritti civili e sociali » previste dall’articolo 117 della Costituzio­ne. Ma è anche economica, perché il finanziame­nto degli strandard oggi assenti deve essere determinat­o senza fare ricorso al deficit

3 LE E GARANZIE

Doppia clausola contro le disparità

La legge approvata in via definitiva prevede due clausole contro le disparità territoria­li. Prima di trasferire a una Regione una funzione caratteriz­zata dai Livelli essenziali di prestazion­e, occorre che i Lep siano definiti per tutta Italia. E occorre inoltre che lo stesso livello di finanziame­nto sia proporzion­almente garantito anche alle altre Regioni che pure non hanno richiesto le competenze aggiuntive

4 L’AMBITO

Interessat­e 14 delle 23 materie

La definizion­e dei Lep riguarda istruzione, tutela dell’ambiente, sicurezza del lavoro, istruzione, ricerca scientific­a e tecnologic­a, tutela della salute, alimentazi­one, ordinament­o sportivo, governo del territorio, porti e aeroporti civili, grandi reti di trasporto e di navigazion­e, ordinament­o della comunicazi­one, produzione, trasporto e distribuzi­one nazionale dell’energia e valorizzaz­ione dei beni culturali e ambientali

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