Zes unica, dal 31 luglio possibile presentare comunicazioni integrative
Approvato il modello per l’uso del contributo Necessario il Durc
Attenzione al Durc nel credito d’imposta per la Zes unica: la riscossione dell’incentivo può avvenire in più stadi, ma ogni volta deve essere richiesta. La nuova finestra si aprirà il 31 luglio: gli investimenti possono essere stati ordinati anche nel 2023 ( dopo l’entrata in vigore del Dl 19 settembre 2024), ma devono essere realizzati dal 1° gennaio 2024.
Questo emerge dal provvedimento delle Entrate dell’ 11 giugno, che ha approvato il modello di comunicazione per l’uso del contributo sotto forma di credito d’imposta per gli investimenti nella Zes unica.
L’impresa, sottoscrivendo il modulo, dichiara di essere in possesso di un documento di regolarità contributiva in corso di validità che attesta l’adempimento dei propri obblighi legislativi e contrattuali. Nel contempo, dichiara che gli investimenti sono stati ordinati dopo la data di entrata in vigore del Dl 124/ 23.
Le richieste successive
D’interesse per le imprese la parte relativa all’uso delle comunicazioni integrative che consentono di sbloccare i fondi mano a mano che realizzano investimenti. Queste permettono di modificare l’ammontare degli investimenti previsti all’interno della suddivisione originale, indicando i nuovi realizzati, pagati e certificati. Su quelli realizzati pagati e già certificati dal revisore dell’impresa, la prenotazione iniziale permette già di richiedere il contributo.
Per riscuotere gli altri, le imprese possono presentare una o più comunicazioni integrative dal 31 luglio al 17 gennaio 2025. Potranno farlo con le stesse modalità usate per la domanda originale. E indicare gli investimenti realizzati ( entro il 15 novembre 2024), dopo l’invio della comunicazione precedente, per i quali sono state ricevute le fatture elettroniche ed è stata rilasciata la certificazione. Gli estremi della certificazione devono essere riportati su apposito quadro della stessa comunicazione.
Nello stesso periodo si possono presentare più comunicazioni integrative: l’ultima validamente trasmessa sostituisce tutte quelle precedenti. I dati da riportare non possono variare rispetto a ubicazione degli investimenti e ammontare massimo. Nella comunicazione integrativa non è possibile barrare la casella per segnalare la rinuncia totale al credito d’imposta. Nell’ipotesi in cui un soggetto beneficiario abbia presentato la comunicazione entro il 12 luglio e successivamente acquisisca, a seguito di operazione straordinaria, un’azienda nel cui ambito sono rinvenibili i beni agevolati per i quali il soggetto dante causa aveva presentato la propria comunicazione, il soggetto avente causa potrà presentare comunicazioni integrative distinte.
Ubicazione dell’investimento
Le imprese devono dichiarare il codice attività dell’unità e dove viene realizzato l’investimento che deve essere coerente con quanto dichiarato ai fini Iva, pena l’esclusione delle domande. Esenti da questo controllo le imprese che aprono nuovi stabilimenti produttivi nella Zes unica.
Erogazione
A seguito della presentazione della comunicazione integrativa, è rilasciata da parte delle Entrate, entro cinque giorni, una ricevuta che ne attesta la presa in carico o lo scarto con l’indicazione delle motivazioni. La ricevuta è a disposizione del soggetto nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia. Entro dieci giorni è rilasciata una seconda ricevuta per comunicare ai richiedenti il riconoscimento all’uso del credito d’imposta.