Balzani: bonus nuovi nati per il salvadanaio previdenziale
« Pensare anche a uno specifico incentivo d’ingresso per i giovani »
« Sarebbe Sarebbebellocreareunsalvadanaio bello creare un salvadanaio previdenziale partendo da un bonus primavera per i nuovi nati e rinvigorendolo successivamente con un bonus giovani » . Francesca Balzani, presidentefacentefunzionediCovip, guarda alla necessità di rendere più appetibile l’accesso alla previdenza complementare, ancora più urgente nel momento in cui « l’allungamento dell’aspettativa di vita e la bassa natalità rischiano di consegnare ai millennials pensioni dal primo pilastro meno robuste rispetto ai contributi versati » , ma anche di garantire una copertura pensionistica adeguata a tutti attraverso alcune opportunità da offrire alle famiglie per aprire una posizione previdenziale per i propri figli. « Nel 2023 gli iscritti con meno di 20 anni sono stati il 2,6% del totale, mentre nel 2019 erano il 2,2%. Chi sono questi iscritti? Sono essenzialmente le persone fiscalmente a carico » , fa notare Balzani. Che aggiunge: « questocidàlamisuradelledecisioni questocidà lamisuradelledecisioni familiari proprio volte ad aprire una posizioneprevidenzialeperifigli » . Di qui l’idea, un po’ sul solco del bonus bebé, del « bonus primavera, magari fino al primo anno di età, che può essere alimentato con contributi che sonofiscalmentededucibiliechepuò far trovare un salvadanaio significativo a un figlio al momento del raggiungimento della maggiore età » , quando potrebbe scattare un bonus giovani d’ingresso alla previdenza integrativa.
Per Balzani la crescita, seppure contenuta, delle adesioni tra i giovani va letta come un segnale da non trascurare. « Ci vuole ora un intervento che faccia da acceleratore » , sostiene la presidente facente funzione di Covip: « oggi la previdenza complementare gode già di buoni strumenti fiscali. C’è la possibilità di dedurre dal reddito imponibile una quota di contributi pari a 5.164,57 euro annuali. Una quota che continua a intercettare ampiamente la platea degli iscritti perché il contributo medio, ossia quanto mediamente gli iscritti versano alla previdenza complementare, si assesta per il 2023 intorno ai 2.800 euro. Quindi, la soglia di deducibilità è capiente » .
Ma, secondo Balzani, « oltre ad alzare la soglia di deducibilità forse varrebbe anche la pena di prendere atto che la deducibilità dei contributi per chi ha lavori discontinui oppure ha basso reddito, come i giovani, potrebbe non essere lo strumento giusto » . Di qui l’idea di un bonus d’ingresso « per consentire al giovane lavoratore o alla lavoratrice di entrare dentro il sistema di previdenza complementare con l’auspicio che, dopo l’ingresso, si possano scoprire i vantaggi e arrivare ad avere un reddito che consenta di andare avanti con le proprie gambe » . Questi strumenti, « tra l’altro, consentono anche di fare campagne d’informazione » , osserva Balzani, che sottolinea: « io credo che l’educazione finanziaria previdenziale si faccia anche attraverso interventi che hanno un effetto di impatto in termini di informazione, come ad esempio sarebbe il salvadanaio previdenziale » .