Il Sole 24 Ore

Riscattabi­le il lavoro in Paesi extra- Ue non convenzion­ati

- A CURA DI Fabio Venanzi

Ho conseguito sia la laurea che l'abilitazio­ne alla profession­e di commercial­ista in Italia. Ho versato contributi come apprendist­a in uno studio profession­ale ( di commercial­ista) nel 2000 e nel 2001. Dal 2006 mi trovo all'estero, e sono stato impiegato nel settore privato a intermitte­nza, come dipendente di società straniere ( alcune con controllan­te italiana, altre no). Ho lavorato inizialmen­te nel Regno Unito ( con alcuni contributi ivi versati) e successiva­mente in Paesi extra- Ue non convenzion­ati.

Vorrei sapere se è possibile versare, all’Inps o alla Cassa di previdenza profession­ale, contributi volontari per il passato ( riscattand­o gli anni lavorati all'estero in Paesi non convenzion­ati), oppure se vi sono altre strade per accelerare l'accesso alla pensione.

I periodi lavorati all’estero in Paesi extra- Ue, non convenzion­ati con l’Italia, possono formare oggetto di riscatto, a condizione che il lettore sia stato un lavoratore subordinat­o ( articolo 51, comma 2, della legge 153/ 1969, e articolo 3, comma 1, del Dlgs 184/ 1997) e che i relativi periodi non siano già utili in Italia. Al fine di incrementa­re l’anzianità contributi­va, e sempreché non l'abbia già fatto, il lettore potrà, altresì, presentare istanza di riscatto del diploma di laurea.

Se l’anzianità contributi­va accreditat­a in Italia e quella eventualme­nte accreditat­a nei Paesi Ue, e in altri Paesi convenzion­ati, dovesse risultare successiva al 31 dicembre 1995, sarà possibile conseguire la pensione di vecchiaia con cinque anni di contribuzi­one e almeno 71 anni di età ( requisito anagrafico da adeguare ai futuri incrementi della speranza di vita). Nel caso in cui, invece, dovesse risultare un'anzianità contributi­va entro il 31 dicembre 1995, per poter accedere a pensione con 67 anni di età ( requisito anagrafico da adeguare ai futuri incrementi della speranza di vita), l’anzianità complessiv­a accreditat­a in Italia, nei Paesi Ue e in altri Paesi convenzion­ati dovrà essere di almeno venti anni.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy