Il bollo non dovuto su fatture per le ricariche telefoniche
Sono un commercialista e, insieme con un cliente, abbiamo constatato un errore nell'elaborazione delle fatture soggette a bollo da parte dell'agenzia delle Entrate. Specificamente, diverse fatture riferite alla vendita di ricariche telefoniche, regolate dall'articolo 74 del Dpr 633/ 1972 ( regimi monofasici), sono state impropriamente incluse nella lista B delle fatture bollate.
Considerato che tali operazioni sono esenti dall'obbligo di bollo, potreste indicarci le procedure da seguire per il rimborso delle somme versate indebitamente? Esistono alternative per risolvere questa situazione?
Nel caso prospettato, il contribuente potrebbe presentare una domanda di rimborso dell'imposta di bollo, erroneamente liquidata e versata.
Ciò detto, si evidenzia che la lista delle fatture inserite nell'elenco B è elaborata dall'agenzia delle Entrate, ma può essere modificata dal contribuente entro l'ultimo giorno del primo mese successivo alla chiusura del trimestre ( nel caso di pagamento trimestrale), se quest'ultimo ritiene che non vi siano i presupposti per l'applicazione del bollo ( agenzia delle Entrate, provvedimento del 4 febbraio 2021, n. 34958). Nel caso specifico, si conferma che le fatture emesse per la cessione di ricariche telefoniche non dovevano essere assoggettate a bollo, posto che si tratta di operazioni per cui l'Iva è stata assolta, seppure con il regime monofase ( articolo 74 del decreto Iva, Dpr 633/ 1972).
In assenza di modifiche da parte del contribuente, le integrazioni effettuate dall'agenzia delle Entrate si intendono confermate ( articolo 3.6 del provvedimento 34958/ 2021). Quindi, è possibile che l'agenzia delle Entrate non proceda a rimborsare quanto richiesto, eccependo che il contribuente non ha tempestivamente attivato la procedura di rettifica, disciplinata dal provvedimento 34958/ 2021.