Biglietti aerei acquistati online da una compagnia britannica
Per l'acquisto di biglietti aerei on line per voli di lavoro di un un amministratore di una Srl, la compagnia aerea, stabilita nel Regno unito, emette fattura cartacea con Iva al 10% intestata alla società, che provvede a emettere autofattura con applicazione dell’Iva del 10% per i voli interni sul valore della fattura cartacea comprensivo dell'Iva. Si chiede se questo comportamento è corretto oppure se, trattandosi di Iva oggettivamente indetraibile, la fattura cartacea emessa dalla compagnia aerea inglese può essere contabilizzata interamente solo come costo con pagamento tracciato, senza reverse charge.
L'emissione dell'autofattura da inviare al sistema di interscambio, in formato elettronico, è necessaria ai fini della comunicazione delle operazioni intercorse con soggetti non stabiliti ( cosiddetto "esterometro"), ex articolo 1, comma 3- bis, Dlgs 127/ 2015.
Per le prestazioni di trasporto di persone è previsto l'esonero dall'obbligo di fatturazione, ex articolo 22, comma 1, numero 3) del Dpr 633/ 1972. Inoltre, l'emissione del biglietto assolve l’obbligo di certificazione dei corrispettivi, ex articolo 12, legge 413/ 1991.
Quindi, dal punto di vista degli adempimenti Iva si potrebbe sostenere l'esonero dall'obbligo di emissione dell'autofattura, trattandosi di prestazione per la quale non è obbligatoria l'emissione della fattura, così come confermato dall'agenzia delle Entrate per casi analoghi ( circolare 37/ E/ 2011, paragrafo 4.3). Tanto più che l'Iva relativa alle prestazioni di trasporto di persone è oggettivamente indetraibile ( articolo 19- bis, comma 1, lettera e), Dpr 633/ 1972). Tuttavia, ai fini dell'esterometro, nel caso specifico non è previsto alcun esonero, per cui bisogna generare il documento da trasmettere al sistema di interscambio con il codice TD17.