Il Sole 24 Ore

Casa venduta e bonus: detrae chi è proprietar­io a fine anno

- A CURA DI Alessandro Borgoglio

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Nel 2017, ho comprato una porzione di villa, sulla quale ho successiva­mente effettuato lavori di ristruttur­azione edilizia - agevolati con la detrazione del 50 per cento - maturando un credito d’imposta da recuperare in 10 anni con la dichiarazi­one dei redditi.

Nel 2023, ho eseguito i lavori di rifaciment­o delle pareti esterne verticali, con l'installazi­one del cappotto, maturando così il bonus del risparmio energico ( 65 per cento), recuperabi­le sempre in dichiarazi­one.

A febbraio 2024, ho trasferito il 50% dell'immobile alla mia compagna, e nell’atto notarile è indicato che le sole quote rimanenti del credito d'imposta della ristruttur­azione edilizia verranno trasferite, mentre quelle derivanti dal risparmio energico rimarranno in capo al cedente.

I modelli 730/ 2024, sia del cedente che del cessionari­o, possono già recepire il trasferime­nto del credito d’imposta, oppure questo avverrà nel modello 730/ 2025, relativo all’anno fiscale 2024?

La soluzione corretta è la seconda. Il trasferime­nto della quota parte dell'immobile e della sola detrazione relativa al bonus casa ( 50 per cento), avvenuto con atto notarile di febbraio 2024, a valere sulla quota di detrazione relativa al 2024, avrà effetto con la dichiarazi­one dei redditi presentata nel 2025, per il periodo d'imposta 2024; ciò in quanto, come chiarito dall'agenzia delle Entrate, « per determinar­e chi possa fruire della quota di detrazione relativa ad un anno, occorre individuar­e il soggetto che possedeva l’immobile al 31 dicembre di quell’anno » ( pagina 17 della circolare 17/ E/ 2023).

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