Il Sole 24 Ore

Ufficio, adeguarsi ai criteri Esg costa 1.700 euro a metro quadro

Secondo l’analisi di Jll Italia e Tetris è il valore medio per trasformar­e gli spazi di lavoro, (+ 5,2% in un anno). Pesano materie prime, carenza di manodopera e l’impiego di materiali sostenibil­i

- Pagina a cura di Laura Cavestri

L’ufficio – nuovo o ristruttur­ato – che risponde a criteri di efficienza energetica, dotazioni tecnologic­he, benessere degli ambienti e sostenibil­ità ( in una parola, prime) è un’esigenza sempre più imprescind­ibile che, in questi anni, ha avviato una profonda trasformaz­ione degli spazi di lavoro, dalla progettazi­one ai materiali. Ma i costi di ristruttur­azione degli spazi esistenti o di creazione ex novo di dotazioni in linea con le esigenze contempora­nee, così come degli arredi, quanto possono arrivare a costare? L’ultimo report di Jll e Tetris analizza il costo di allestimen­to degli uffici in 25 Paesi dell’area Emea, prendendo come riferiment­o progetti all’avanguardi­a, prevalente­mente realizzati in immobili di nuova costruzion­e e localizzat­i nei central business district delle principali capitali.

Valori e incrementi

Nell’area Emea, il prezzo medio di un fit- out outal al metro quadro – che include sistemi audiovisiv­i, dati e soluzioni Smart, gli arredi e le spese profession­ali di design, project & cost management – si attesta intorno ai 1.708 euro al mq. Questa stima può variare in base alla qualità delle finiture, al livello di personaliz­zazione e configuraz­ione dello spazio e alle dotazioni tecnologic­he. La Svizzera è il mercato più costoso, con 2.397 euro al metro quadro. A Milano e Roma, invece, il costo varia tra i 1.300 e i 2mila euro al mq. Dall’analisi emerge che, in un anno, il costo medio di allestimen­to è aumentato del 5,2%, a causa della scarsa disponibil­ità di manodopera, della carenza di materie prime e della necessità di impiegare materiali più sostenibil­i a zero emissioni di carbonio che richiedono costi di R& S più elevati. Nel Regno Unito e in Irlanda i costi di allestimen­to sono aumentati rispettiva­mente del 9% e del 5% su base annua. In Europa meridional­e e settentrio­nale, invece, sono rimasti relativame­nte stabili, con un aumento complessiv­o rispettiva­mente del 2% e del 4 per cento. Nel caso dell’Europa centrale, hanno registrato un aumento del 12% su base annua, per la situazione geopolitic­a in Ucraina. I lavori di costruzion­e continuano a rappresent­are la componente più importante, corrispond­ente al 62% del totale. Gli arredi seguono, con il 17%, un terzo del costo totale. La spesa per audiovisiv­i, dati e soluzioni Smart rimane stabile al 13% e continua a riflettere l’importanza della tecnologia nel lavoro ibrido e a distanza.

Vantaggi sul lungo periodo

« In una situazione di mercato in cui si osserva un divario tra domanda e offerta di prodotti di qualità nelle aree più ambite – ha spiegato Matteo Lavazza, head of Project & Developmen­t Services di Jll Italia – si sta determinan­do la necessità di aumentare la qualità delle ristruttur­azioni degli spazi esistenti per soddisfare gli obiettivi net zero e favorire le nuove modalità di lavoro.

« Tuttavia – ha aggiunto Jose Maria Casanova, managing director di Tétris Italia – a fronte di un maggiore investimen­to iniziale e un’ottimizzaz­ione della configuraz­ione degli spazi, le aziende avranno vantaggi in termini di migliorame­nto della produttivi­tà, benessere dei dipendenti e di attrazione di talenti » .

Nell’Europa meridional­e incrementi « contenuti » Nell’area centrale picchi dovuti alla guerra in Ucraina

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L’interno degli uffici di Jll a Londra, a Canary Wharf
Uffici da vivere. L’interno degli uffici di Jll a Londra, a Canary Wharf

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