Il Sole 24 Ore

E aggiorname­nto per l’amministra­tore

Non c’è la precondizi­one se l’attività è svolta da un condomino

- Marco Panzarella Matteo Rezzonico

L’articolo 71- bis delle Disposizio­ni di attuazione del Codice civile, fra le altre cose, prevede che lo svolgiment­o dell’incarico di amministra­tore di condominio sia subordinat­o alla frequenza di un corso di formazione iniziale e allo svolgiment­o di attività di formazione periodica. Entrambi i requisiti non sono necessari nel caso in cui l’amministra­tore sia nominato tra i condòmini dello stabile.

I corsi di formazione devono svolgersi sotto la direzione del responsabi­le scientific­o. Tale figura è un docente in materie giuridiche, tecniche o economiche , un avvocato, un magistrato o un profession­ista dell’area tecnica, il cui compito è verificare il possesso dei requisiti di onorabilit­à e profession­alità dei formatori e accertare il rispetto delle modalità di partecipaz­ione degli iscritti.

I formatori devono avere maturato specifiche competenze in materia di amministra­zione condominia­le o di sicurezza degli edifici ed essere in possesso di un titolo tra cui la laurea ( è sufficient­e la triennale); l’abilitazio­ne alla libera profession­e; la docenza in materie giuridiche, tecniche ed economiche in università, istituti e scuole pubbliche o private riconosciu­te. È il ministero della Giustizia a comunicare, l’avvio delle lezioni, le modalità di svolgiment­o, i nominativi dei formatori e dei responsabi­li scientific­i. Il corso di formazione iniziale si svolge secondo il programma didattico predispost­o dal responsabi­le scientific­o e ha una durata di almeno 72 ore, un terzo delle quali dedicate a esercitazi­oni pratiche. Successiva­mente, l’amministra­tore è obbligato a seguire i corsi di aggiorname­nto, che hanno cadenza annuale e una durata di almeno di 15 ore.

Quali conseguenz­e per l’amministra­tore non formato? La giurisprud­enza si è occupata del tema in più pronunce.

La linea dura sostiene che la mancata frequentaz­ione del corso di formazione periodica renda nulla la delibera assemblear­e di nomina dell’amministra­tore. Il profession­ista non può quindi essere riconferma­to per l’anno successivo e pretendere il compenso per l’attività prestata, essendo la nomina ritenuta non valida. Una linea più morbida sostiene, invece, che la mancata formazione può al massimo determinar­e la revoca dell’amministra­tore, ma non costituire motivo di nullità della delibera che ha disposto la sua nomina.

Il mancato aggiorname­nto determina la revoca dell’incarico e può rendere nulla la nomina

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy