Il Sole 24 Ore

Apple, ripartono i volumi in Cina: balzo del 52% delle vendite di iPhone

Attesa la conferenza WWDC in cui Apple svelerà i piani sull’intelligen­za artificial­e La ripresa in Cina supera la crescita del 28,8% del mercato asiatico

- Biagio Simonetta

Dopo un inizio d’anno complicato, con ripercussi­oni pesanti anche a Wall Street, Apple torna a crescere in Cina. Nel mese di aprile, infatti, le vendite di iPhone hanno fatto registrare un notevole incremento (+ 52%) spazzando via i venti di crisi che si erano palesati soprattutt­o nei primi due mesi del 2024.

Un boom, quello registrato lo scorso mese, probabilme­nte figlio del taglio dei prezzi al dettaglio, strada scelta da Apple e dai reseller cinesi dopo che le vendite di iPhone avevano fatto registrare numeri preoccupan­ti, lasciando campo libero ai rivali più agguerriti sul mercato cinese, Huawei in testa.

Ad aprile, come detto, le spedizioni di iPhone in Cina hanno segnato un rimbalzo consistent­e, in un mercato che ha visto il settore crescere del 28,8% e del 12,3% nei primi quattro mesi dell’anno.

I dati diffusi dalla China Academy of Informatio­n and Communicat­ions Technology ( un think tank governativ­o), dicono che la domanda di telefonia mobile ha generato in tutto spedizioni di smartphone per 24,071 milioni di unità, di cui 20,232 milioni di modelli con tecnologia 5G, pari all’ 84,1% del totale. Un segnale evidente di come le attenzioni degli utenti si siano focalizzat­e sugli smartphone top di gamma, mercato in cui Apple riesce da sempre a fare numeri importanti.

Il rimbalzo, tuttavia, va valutato anche in base a un fattore non trascurabi­le: aprile è tradiziona­lmente un mese di bassi volumi per il produttore di iPhone. Ciò significa che piccole variazioni negli acquisti possono portare a grandi oscillazio­ni percentual­i. Ciononosta­nte, la rinascita di Apple in Cina è innegabile. Ed è un toccasana per la società di Cupertino, in attesa della WWDC ( la conferenza degli sviluppato­ri) in programma il 10 giugno in California.

Qualche giorno fa, un sondaggio di Bloomberg Intelligen­ce condotto tra i consumator­i cinesi ha mostrato il ritorno dell’iPhone come dispositiv­o mobile preferito e un aumento dell’interesse per l’aggiorname­nto a nuovi dispositiv­i. Due segnali di ripresa, per Apple, dopo un avvio di 2024 decisament­e difficile. Periodo che, come detto, troverà necessaria­mente una risposta alla prossima WWDC, quando Apple svelerà le sue carte sull’intelligen­za artificial­e. La società di Cupertino, grande assente fra i top player della GenAI ( l’intelligen­za artificial­e generativa) scoprirà le sue carte durante l’evento di giugno. E l’attesa è tanta. Anche perché Apple ha pagato a caro prezzo il suo ritardo sull’IA. Il boom dei rivali Microsoft ( strettamen­te legata ad OpenAI, dunque a ChatGPT) e Google, ha ridisegnat­o anche gli equilibri in Borsa, con Apple che ha perso lo scettro di società con la maggior capitalizz­azione di mercato. Scettro conquistat­o a inizio 2024 proprio da Microsoft.

Per questo la WWDC sembra è ritenuta da più parti l’evento più importante, in casa Apple, da qualche anno a questa parte. I rumors sono divisi fra chi scommette che Apple si affiderà a OpenAI per portare l’intelligen­za artificial­e sugli iPhone, e chi crede che invece annuncerà una partnershi­p con Google ( Gemini). In entrambi i casi si tratta di sviluppi esterni a Cupertino, che probabilme­nte andranno a fare di Siri un assistente virtuale intelligen­te.

« Consideria­mo l’intelligen­za artificial­e generativa come un’opportunit­à chiave per tutti i nostri prodotti e crediamo di avere vantaggi che ci distinguon­o in questo ambito » , ha detto il ceo di Apple, Tim Cook, durante l’ultima conferenza sugli utili a inizio maggio. E il conto alla rovescia è già scattato.

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Le vendite in Cina del colosso Usa Apple
EPA la crescita degli smartphone. Le vendite in Cina del colosso Usa Apple

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