Il Sole 24 Ore

Break formativi in fabbrica per aumentare l’efficacia

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Nella metalmecca­nica, il 2016

ha segnato un cambio di approccio alla materia della salute e sicurezza nella contrattaz­ione, con un maggiore coinvolgim­ento dei sindacati e dei lavoratori nella trattazion­e della materia. La sperimenta­zione dei cosiddetti break formativi in fabbrica per i lavoratori è uno degli esempi concreti del nuovo corso. In sostanza si tratta di un frazioname­nto della formazione da svolgere direttamen­te sulla linea produttiva, a piccoli gruppi, per renderla più efficace, come condiviso dalle imprese e dai sindacati che siglano il contratto ( Federmecca­nica, Assistal e Fiom, Fim e Uilm). Questo ha consentito di verificare sul campo l’efficacia della formazione, ma anche di ascoltare le persone, avviando un circolo virtuoso che ha dato risultati positivi. L’efficacia del frazioname­nto della formazione ha avuto anche un riconoscim­ento da parte dell’Inail, tant’è che oggi entra nei parametri per il riconoscim­ento di un punteggio per ottenere una riduzione del premio a cui concorrono molti fattori e attività.

Il settore si sta avvicinand­o al rinnovo contrattua­le e i sindacati nella loro piattaform­a rivendicat­iva chiedono di essere ancora più coinvolti sul tema. Per le imprese serve un confronto congiunto durante tutta la vigenza contrattua­le per ottenere risultati migliori e non affrontarl­o ogni 3 o 4 anni. Intanto proseguono i lavori della Commission­e nazionale salute e sicurezza paritetica che vede la partecipaz­ione di imprese e rappresent­anti dei lavoratori, oltre a una serie di attività sperimenta­li. Si pensi al protocollo di collaboraz­ione con l’Inail sullo studio statistico dei casi di infortunio per poter orientare, a partire dai dati, gli interventi. Ci sono poi le sperimenta­zioni di formazione congiunta dei responsabi­li aziendali sulla salute e sicurezza insieme ai rappresent­anti dei lavoratori. In Commission­e sono stati affrontati molti temi, compreso quello che riguarda i trasfertis­ti e quindi come inviare in sicurezza i dipendenti all’estero, un tema da cui è nato anche un Vademecum per le aziende del settore.

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