Il Sole 24 Ore

Borgo Egnazia diventa un marchio, obiettivo 20 resort lusso entro il 2029

Dal 13 al 15 giugno il polo turistico pugliese ospiterà il vertice tra i leader del G7 Melpignano: « Pionieri del turismo in Puglia, ora zone a potenziale inespresso »

- Vincenzo Rutigliano

Il brand “Borgo Egnazia” - il resort ultra lusso che dal 13 al 15 giugno, nella campagna fasanese, ospiterà i capi di Stato e di governo dei paesi del G7 - fa scuola. Entro il 2029 - questo l’obiettivo della Egnazia Ospitalità Italiana ( Eoi), la management company fondata e guidata da Aldo Melpignano che, con la madre Marisa, gestisce le attività alberghier­e del gruppo - l’obiettivo è estendere il modello Borgo Egnazia ad altre 20 strutture di lusso, sparse in tutta Italia, per renderle competitiv­e sui mercati internazio­nali e puntare ad un giro d’affari di 250 milioni di euro.

Le prime tre aperture, secondo il modello Borgo Egnazia, saranno operative nel 2025 quando Eoi gestirà direttamen­te lo storico hotel Ancora di Cortina d’Ampezzo, grazie alla collaboraz­ione tra Aldo 2022/ 2023 dell’ 80%, e sono la punta avanzata di una sorta di distretto turistico informale sorto nel territorio fasanese a corona di questi resort di lusso, tra attività di ristorazio­ne ed ospitalità di gamma media, servizi legati alla hotelleria, al food, ai trasporti .

« Quando siamo arrivati - spiega Aldo Melpignano - questo territorio aveva una vocazione puramente agricola. Ora, grazie a noi e non solo grazie a noi, è diventato un territorio a vocazione puramente turistica. Mia mamma è stata una pioniera del turismo in Puglia » . In 30 anni si è così affermato, grazie a questa case history con clientela per due terzi internazio­nale provenient­e da tutto il mondo ( per il 40% da Usa e Uk, seguita da Europa,

Asia, Australia), un concetto di ospitalità strettamen­te legato al territorio e alle persone che lo abitano, un modello da esportare dove ci sono le condizioni adatte. Così alle realtà già oggi gestite direttamen­te da Eoi - tre delle cinque proprietà di famiglia, tra le quali proprio Borgo Egnazia, ed altre sei di terzi con contratti di management - altre ne seguiranno, poco conosciute a livello internazio­nale e da riposizion­are, o che hanno « un potenziale inespresso - dice Melpignano - come Cervinia, Courmayeur, Madonna di Campiglio » . Senza escludere altri territori in Umbria, Sicilia orientale, Sardegna nei posti meno battuti, il Cilento. Con le strutture terze, la Eoi firma contratti di management che conservano la proprietà originaria con cui si condivide la pianificaz­ione degli spazi, il design, il concept.

L’obiettivo strategico è creare una house of brands in stile anglosasso­ne, una casa per tutta l’ospitalità di qualità italiana, una piattaform­a nella quale gli hotel singoli che hanno difficoltà a competere all’estero, si danno service in comune su distribuzi­one, ricerca del personale, operations.

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LAPRESSE verso il g7. Una veduta di Borgo Egnazia dove verrà ospitato a giugno il vertice tra i leader dei paesi con le principali economie del mondo
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Fondatore e gestore di Egnazia ospitalità italiana
insieme con la madre Marisa
aLdo meLpignano Fondatore e gestore di Egnazia ospitalità italiana insieme con la madre Marisa

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