Il Sole 24 Ore

Workers buyout, più impieghi nel 2023

In aumento lo scorso anno gli investimen­ti di Cfi nelle coop fondate dai lavoratori

- — Gi. M.

Crescono gli impieghi e il numero di società cooperativ­e partecipat­e da CFI- Cooperazio­ne Finanza Imprese, l’investitor­e istituzion­ale partecipat­o e vigilato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha in carico anche l’attuazione della legge Marcora, che dal 1986 a oggi ha contribuit­o alla nascita e allo sviluppo di imprese cooperativ­e, soprattutt­o attraverso le operazioni di workers buyout ( Wbo), ovvero l’acquisizio­ne e il rilancio di aziende in crisi da parte dei lavoratori, che nel 2023 hanno rappresent­ato il 43% del totale degli interventi ( e il 58% delle risorse erogate) che sono stati 36, come nel 2022.

Se il totale di risorse erogate è diminuito rispetto al 2022 ( da 20,5 a 12,6 milioni) a causa di una diversa composizio­ne del portafogli­o progetti, l’anno scorso gli impieghi sono invece saliti a 69,1 milioni di euro, di cui 45,5 milioni con fondi propri della società e 23,6 milioni con fondi pubblici in gestione, contro i 67 milioni del 2022 e i 54,5 milioni del 2020. Sono aumentate anche le imprese cooperativ­e partecipat­e da CFI: 200 in tutto, due terzi delle quali ha chiuso il proprio bilancio con risultati economici positivi.

« Cresce inoltre, grazie all’accordo sottoscrit­to con la Commission­e Ue per il progetto “Small2Big”, la possibilit­à di garantire l’apporto di capitale anche alle imprese di minori dimensioni » , spiega il presidente di CFI Mauro Frangi. Proprio Small2Big rappresent­a una delle principali novità dell’ultimo bilancio CFI, dato che il progetto è partito lo scorso aprile, dopo l’assegnazio­ne del bando. Sono stati 14 gli interventi deliberati nel 2023 ( su un totale di 50 previsti entro febbraio 2025), mentre nei primi quattro mesi del 2024 se ne sono aggiunti altri nove.

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