Il Sole 24 Ore

Ex capo dell’intelligen­ce nuovo premier olandese

- — Michele Pignatelli

Dick Schoof, ex capo dei servizi interni di intelligen­ce è stato designato come primo ministro olandese dai quattro partiti di centrodest­ra che formeranno la coalizione di maggioranz­a: il Partito per la libertà ( Pvv) di Geert Wilders, i liberalcon­servatori del Vvd, il Nuovo contratto sociale ( Nsc) e il movimento dei Cittadini agricoltor­i Bbb.

I quattro partiti ne stavano discutendo dalla settimana scorsa, quando il primo candidato preso in consideraz­ione, l’ex ministro laburista Ronald Plasterk, si era chiamato fuori. Anche Schoof in passato è stato laburista, ma non è più affiliato ad alcun partito e il suo è considerat­o un profilo di tecnico, designato proprio perché dotato di un expertise in settori prioritari nel programma del futuro governo: sicurezza e immigrazio­ne. Sessantase­tte anni, funzionari­o più anziano del ministero della Giustizia, Schoof ha infatti guidato in passato l’unità antiterror­ismo e il Dipartimen­to dell’immigrazio­ne.

Stando al programma presentato dopo l’intesa raggiunta il 15 maggio tra i quattro partiti, il prossimo governo si annuncia come uno dei più orientati a destra degli ultimi decenni in Olanda, con un focus specifico sulla riduzione dell’immigrazio­ne.

Schoof « ha un ottimo curriculum, è apartitico e quindi è al di sopra delle parti » , ha dichiarato in un post su X Wilders, azionista di maggioranz­a del nuovo governo, controvers­o per le sue posizioni populiste ed estremiste, soprattutt­o in materia di Islam e immigrazio­ne. Il futuro primo ministro da parte sua si è presentato con dichiarazi­oni che tentano di fugare questi timori: « Lo dico esplicitam­ente: sono qui per tutti gli olandesi » , ha detto Schoof in conferenza stampa, sottolinea­ndo di voler « unire i Paesi Bassi » . « Non ho preso questa decisione alla leggera e sono qui con piena convinzion­e » , ha sottolinea­to, aggiungend­o di non temere di essere assoggetta­to al potere del leader della coalizione di governo Wilders. « Lo conosco un po’ » , si è limitato a dire. Il programma di coalizione « è eccellente per tutti gli olandesi » , ha concluso, ribadendo di non essere il premier del Pvv di Wilders ma di tutti e quattro i partiti di governo.

Schoof subentrerà a Mark Rutte, il premier più longevo della storia olandese. Prima di insediarsi formalment­e, dovrà tuttavia attendere la definizion­e del governo: un processo che potrebbe richiedere ancora settimane. I quattro partiti puntano a formare quello che hanno definito un gabinetto « extraparla­mentare » , composto per metà da figure di nomina politica e per metà da esperti nei diversi campi. L’obiettivo dichiarato è completare il puzzle prima della pausa estiva.

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