Orsini: « Dialogo positivo per rimettere l’industria al centro »
Nell’incontro di ieri ottenuti i primi risultati operativi su industria 5.0
« Abbiamo iniziato un’interlocuzione positiva » . A pochi giorni dalla sua nomina a presidente di Confindustria, Emanuele Orsini ha immediatamente cominciato a tradurre in modo operativo gli obiettivi indicati come priorità. Incassando i primi risultati positivi, a cominciare da Industria 5.0. Ieri c’è stato l’incontro con il ministro dell’Industria e del made in Italy, Adolfo Urso, con l’impegno del ministro che per il mese di giugno saranno definiti i decreti attuativi, superando il nodo delle imprese energivore ( si veda il servizio in pagina).
Primi passi nel segno del dialogo, quindi, una delle parole chiave, insieme a unità e identità, che Orsini ha inserito come priorità nel suo programma. « Siamo pronti a collaborare, a dialogare » , aveva detto domenica sera il presidente degli industriali, rivolto a governo e opposizione, rispondendo alle domande del direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, nell’intervista conclusiva del Festival dell’Economia di Trento. Un dialogo che il neo presidente vuole perseguire non solo con forze politiche e istituzioni, ma anche dentro Confindustria: « essere uniti è importante, per essere ancora più forti » .
« Speriamo di avere a breve le risposte. Abbiamo parlato di priorità per l’industria e per il paese: Industria 5.0, che per noi è fondamentale per rimettere al centro crescita e investimenti, di nucleare, di micro centrali, di materie prime e anche di automotive, che per noi è un pezzo di industria fondamentale, che va salvaguardato. Ci auguriamo che
Stellantis mantenga il patto di produrre un milione di auto in Italia. Siamo contenti se dovesse arrivare un secondo produttore, l’importante è mantenere la produzione in Italia, l’automotive è una filiera importantissima, è eccezionale e ciò viene riconosciuto in tutto il mondo » , ha detto il presidente di Confindustria dopo l’incontro, parlando con i cronisti.
Convergenza con il ministero? « Ci deve essere, l’industria vuol essere al centro del paese, Confindustria vuole essere nel dibattito e portare le istanze delle proprie imprese » . Al tavolo ministeriale Orsini ha allargato il raggio anche ai contenuti della prossima legge di bilancio, ribadendo la necessità di confermare il taglio al cuneo fiscale:
I temi affrontati: rilancio degli investimenti, materie prime, nucleare e automotive
« lo abbiamo chiesto, per noi è uno dei capitoli centrali, dare capacità di spesa ai lavoratori è fondamentale in questo momento » .
L’incontro di ieri è un primo passo. Per Orsini, come ha affermato nell’intervista di domenica al Festival dell’Economia, è indispensabile rilanciare gli investimenti e occorre guardare anche ad un orizzonte più ampio rispetto a Industria 5.0, le cui risorse sono legate al Pnrr, quindi alla scadenza del 2026. Bisogna ipotizzare misure, secondo Orsini, che abbiano una visione di almeno 5 anni, perché per ammodernare gli impianti e avviare nuove produzioni c’è bisogno di un arco di tempo maggiore. La politica industriale, è la convinzione del presidente di Confindustria, dovrà essere al centro anche in Europa, nell’azione della prossima Commissione, dopo il voto dell’ 8- 9 giugno: « non si può accettare una politica e una ideologia anti- industriale » .