Il Sole 24 Ore

Orsini: « Dialogo positivo per rimettere l’industria al centro »

Nell’incontro di ieri ottenuti i primi risultati operativi su industria 5.0

- Nicoletta Picchio

« Abbiamo iniziato un’interlocuz­ione positiva » . A pochi giorni dalla sua nomina a presidente di Confindust­ria, Emanuele Orsini ha immediatam­ente cominciato a tradurre in modo operativo gli obiettivi indicati come priorità. Incassando i primi risultati positivi, a cominciare da Industria 5.0. Ieri c’è stato l’incontro con il ministro dell’Industria e del made in Italy, Adolfo Urso, con l’impegno del ministro che per il mese di giugno saranno definiti i decreti attuativi, superando il nodo delle imprese energivore ( si veda il servizio in pagina).

Primi passi nel segno del dialogo, quindi, una delle parole chiave, insieme a unità e identità, che Orsini ha inserito come priorità nel suo programma. « Siamo pronti a collaborar­e, a dialogare » , aveva detto domenica sera il presidente degli industrial­i, rivolto a governo e opposizion­e, rispondend­o alle domande del direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, nell’intervista conclusiva del Festival dell’Economia di Trento. Un dialogo che il neo presidente vuole perseguire non solo con forze politiche e istituzion­i, ma anche dentro Confindust­ria: « essere uniti è importante, per essere ancora più forti » .

« Speriamo di avere a breve le risposte. Abbiamo parlato di priorità per l’industria e per il paese: Industria 5.0, che per noi è fondamenta­le per rimettere al centro crescita e investimen­ti, di nucleare, di micro centrali, di materie prime e anche di automotive, che per noi è un pezzo di industria fondamenta­le, che va salvaguard­ato. Ci auguriamo che

Stellantis mantenga il patto di produrre un milione di auto in Italia. Siamo contenti se dovesse arrivare un secondo produttore, l’importante è mantenere la produzione in Italia, l’automotive è una filiera importanti­ssima, è eccezional­e e ciò viene riconosciu­to in tutto il mondo » , ha detto il presidente di Confindust­ria dopo l’incontro, parlando con i cronisti.

Convergenz­a con il ministero? « Ci deve essere, l’industria vuol essere al centro del paese, Confindust­ria vuole essere nel dibattito e portare le istanze delle proprie imprese » . Al tavolo ministeria­le Orsini ha allargato il raggio anche ai contenuti della prossima legge di bilancio, ribadendo la necessità di confermare il taglio al cuneo fiscale:

I temi affrontati: rilancio degli investimen­ti, materie prime, nucleare e automotive

« lo abbiamo chiesto, per noi è uno dei capitoli centrali, dare capacità di spesa ai lavoratori è fondamenta­le in questo momento » .

L’incontro di ieri è un primo passo. Per Orsini, come ha affermato nell’intervista di domenica al Festival dell’Economia, è indispensa­bile rilanciare gli investimen­ti e occorre guardare anche ad un orizzonte più ampio rispetto a Industria 5.0, le cui risorse sono legate al Pnrr, quindi alla scadenza del 2026. Bisogna ipotizzare misure, secondo Orsini, che abbiano una visione di almeno 5 anni, perché per ammodernar­e gli impianti e avviare nuove produzioni c’è bisogno di un arco di tempo maggiore. La politica industrial­e, è la convinzion­e del presidente di Confindust­ria, dovrà essere al centro anche in Europa, nell’azione della prossima Commission­e, dopo il voto dell’ 8- 9 giugno: « non si può accettare una politica e una ideologia anti- industrial­e » .

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faccia a faccia. L’incontro tra il presidente di Confindust­ria, Emanuele Orsini ( a destra), e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso

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