Tariffe Tari 2024, la scadenza è il 30 giugno
Arriva la prima modifica al decreto Superbonus Prevista una norma- ponte
Due mesi in più, fino al 30 giugno, per risolvere il nuovo caos sulla Tari e approvare Piani economico- finanziari e tariffe. E una norma ponte che farà salve le delibere approvate tra la scadenza del termine ordinario ( ieri, il 30 aprile) e l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Superbonus. Sono queste le due novità portate dal voto di ieri pomeriggio in commissione Finanze al Senato sul Dl n. 39/ 2024. Due novità attese e sostenute all’unanimità sia dalla maggioranza sia dall’opposizione, tanto che la proroga è arrivata con un emendamento dell’esecutivo, mentre l’intervento ponte è stato proposto da Cristina Tajani del Pd.
Il rinvio affonda le sue radici nella questione degli « impianti minimi » , cioè la dotazione infrastrutturale necessaria a chiudere il ciclo dei rifiuti.
Arera, l’Autorità che ha competenza proprio su energia e rifiuti, ha licenziato una delibera che ha portato diverse Regioni a chiedere la redazione di piani economico- finanziari basati su nuovi criteri di remunerazione ai loro gestori. Da lì sono nati ricorsi e un quadro ricco di incognite per i Comuni.
Serviva più tempo per ricomporre i dubbi e ora quel tempo extra è arrivato. « L’estensione del termine - dice il sottosegretario al ministero dell’Economia, Sandra Savino - permetterà ai Comuni di avere più tempo per elaborare le nuove tariffe relative alla Tari, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani » .
Il primo emendamento al decreto Superbonus è stato approvato in volata, anticipando il calendario previsto per il resto del provvedimento. Per le altre modifiche bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Mercoledì prossimo, infatti, è prevista l’audizione del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: un appuntamento decisivo per cogliere la disponibilità dell’esecutivo ad accogliere qualche correzione al delicatissimo testo. Solo dopo si passerà a nuove votazioni. Il testo è atteso in aula il 15 maggio.
Per il relatore Giorgio Salvitti ( Fdi), « attenzione particolare verrà posta sulla questione riguardante l’ampliamento delle aree che hanno subito degli eventi sismici » , con nuove possibili deroghe al blocco delle cessioni. A queste sarà accompagnata una proposta sui controlli dei Comuni, sulla quale sia il relatore sia il presidente della commissione Finanze, Massimo Garavaglia sono al lavoro da giorni.