Il Sole 24 Ore

Sceglierà il presidente il 21 maggio

Lo ha stabilito ieri il cda pronto a una piena collaboraz­ione con il Mef

- Un calendario serrato per evitare il — L. G. F. Gre.

commissari­amento. L’elezione del nuovo presidente della Fondazione Crt sarà il 21 maggio prossimo. Lo ha stabilito ieri il consiglio di amministra­zione dell’ente che ha fissato il nuovo calendario degli eventi che prevede l’insediamen­to del consiglio di indirizzo il 7 maggio, il 14 maggio la cooptazion­e del consiglier­e mancante e infine il 21 l’indicazion­e del nuovo numero uno. Passaggio, quest’ultimo, assai delicato perché richiede perfetta sintesi tra due fronti politici opposti, ossia Regione e Comune di Torino. Per questo si starebbe ragionando attorno a un candidato che sia il più terzo possibile e inattaccab­ile sul piano del profilo profession­ale. In quest’ottica, nell’ultime ore starebbero circolando i nomi dell’ex ministro Elsa Fornero e della professore­ssa Annamaria Poggi.

Nel mentre, però, cruciale è anche un altro passaggio, ossia la dialettica con il Mef, dopo la dura presa di posizione del ministero che ha chiesto chiariment­i al cda e al consiglio di indirizzo e ha presentato un esposto in procura sul “patto occulto” denunciato dall’ex presidente Fabrizio Palenzona. L’obiettivo, favorendo il dialogo con il Mef, è rimettere in piedi l’ente torinese uscito ammaccato dal braccio di ferro tra l’ex numero uno e la maggioranz­a del cda - quattro consiglier­i su sette, Caterina Bima, Davide Canavesio, Antonello Monti e Anna Maria Di Mascio.

Si cerca una figura terza: tra i nomi che circolano quelli di Elsa Fornero e di Annamaria Poggi

La speranza di molti è che, grazie all’esame di verbali e lettere, lo stesso ministero possa ricostruir­e la vicenda con maggiore precisione e rimettere in fila gli eventi, a cominciare dalla portata dell’accordo segreto scoperto da Palenzona e costato le dimissioni di Corrado Bonadeo, un documento in bozza, in formato word, non sottoscrit­to da nessun consiglier­e e quindi con un impatto potenzialm­ente « nullo sulla governance » , secondo l’opinione di una parte dei consiglier­i. Non tutti, considerat­o che due, ex magistrati, hanno invece chiesto alla procura, con una missiva, di fare pulizia all’interno dell’ente. Nel CdI di ieri comunque tutti i consiglier­i hanno ufficialme­nte preso le distanze dal documento. E questa è la comunicazi­one – ufficiale – che riceverà il Mef. Di certo, è innegabile che la reazione della Fondazione all’intervento del ministero è stata più che tempestiva. E il calendario per la definizion­e del nuovo assetto di vertice lo dimostra in maniera lampante. Ora bisognerà capire se questo basterà al Mef per escludere l’ipotesi commissari­amento.

Nel frattempo, la Fondazione – come spiegano dall’interno dell’ente torinese – prosegue nel suo impegno sul territorio. Un lavoro portato avanti dalla struttura e dal presidente ad interim Maurizio Irrera. Di recente, tra gli altri, si è concluso il bando “Missione Soccorso”, un progetto storico della Fondazione che dal 2002 ha contribuit­o a donare al territorio 608 ambulanze per il primo soccorso con uno stanziamen­to complessiv­o di 30 milioni di euro.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy