Il Sole 24 Ore

Eurozona fuori dalla recessione, Pil del primo trimestre a + 0,3%

Le grandi economie trainano l’area alla maggiore crescita dal 2022: riparte la Germania, accelera la Francia, corre la Spagna. Gli analisti rimangono però cauti sul prosieguo dell’anno

- Michele Pignatelli

L’Eurozona esce dalla recessione con un rimbalzo migliore del previsto nel primo trimestre, trascinata dalle sue maggiori economie. A cominciare dalla Germania, che torna alla crescita.

Tra gennaio e marzo, secondo la stima flash diffusa ieri da Eurostat, il Pil è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente sia nella zona euro che nella Ue a 27; l’incremento annuo è rispettiva­mente dello 0,4 e dello 0,5 per cento. Si tratta di una crescita superiore alle attese degli analisti, che si stimavano un + 0,2 per cento. Ed è un dato che segna un’uscita più rapida del previsto dalla recessione vissuta dall’Eurozona nella seconda metà del 2023, una vera e propria recessione tecnica se si considera che – il dato è stato rivisto al ribasso proprio ieri – anche nel quarto trimestre il Pil si era contratto dello 0,1 per cento.

Tra le grandi economie, la performanc­e più brillante è quella registrata dalla Spagna, con un incremento del Pil dello 0,7% congiuntur­ale trainato dalla crescita della domanda interna ed estera, ma a pesare in maniera considerev­ole è naturalmen­te il + 0,2% della Germania: un netto incremento dalla flessione dello 0,5% registrata dalla maggiore economia dell’Eurozona nell’ultimo trimestre dell’anno scorso. E in questo caso, a spingere il prodotto interno lordo sono stati soprattutt­o export e investimen­ti nel settore delle costruzion­i, favoriti da un clima invernale insolitame­nte mite. Meglio del previsto sono andate però anche l’Italia ( si veda l’articolo in pagina) e la Francia, seconda economia, che ha pure registrato un incremento trimestral­e dello 0,2%, grazie alla ripresa dei consumi e degli investimen­ti delle imprese.

Nella zona euro sono cresciuti comunque tutti i Paesi che costituisc­ono il campione di Eurostat e l’incremento complessiv­o del Pil è il maggiore dal terzo trimestre del 2022. Sul prosieguo dell’anno gli analisti rimangono tuttavia in prevalenza cauti, nonostante la partenza lanciata. « La dinamica del primo trimestre potrebbe ancora sovrastima­re la forza della graduale ripresa di quest’anno » , per Alexander Valentin, economista senior di Oxford Economics, che si aspetta « una certa moderazion­e del ritmo di crescita nel secondo trimestre » . L’Fmi nell’ultimo outlook ha previsto per l’Eurozona una crescita dello 0,8% quest’anno e dell’ 1,5% nel 2025.

Molto dipenderà anche dalla frenata dell’inflazione e dall’atteso allentamen­to della politica monetaria della Bce. I dati diffusi sempre ieri da Eurostat hanno rilevato nell’Eurozona un’inflazione stabile al 2,4 ad aprile, ma l’indice core ( che esclude alimentari ed energia) ha continuato a scendere, dal 2,9% di marzo al 2,7 per cento.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy