LaFormazioneNONsiFerma. FondItalia in tour per l’Italia incontra i territori
In partenza, a far data dal 9 maggio a Bari, il tour del Fondo Interprofessionale FondItalia per la presentazione del Rapporto FondItalia 2024
I
il tour per la presentazione del Rapporto 2024 “LaFormazioneNONsiFerma” di FondItalia, il Fondo Interprofessionale costituito da UGL - Unione generale del Lavoro e Federterziario - Federazione Italiana del Terziario, dei Servizi, del Lavoro Autonomo e della Piccola Impresa Industriale, Commerciale ed Artigiana.
“Il consueto appuntamento promosso dal Fondo per la presentazione del Rapporto biennale” - ha dichiarato Francesco Franco, presidente di FondItalia - “vuole signifi care, per questa edizione, una occasione per animare e rinvigorire il dialogo sul territorio con le imprese che credono nella formazione dei propri dipendenti come volano per la crescita della propria organizzazione nell’attuale mercato del lavoro”.
Sei gli appuntamenti già in calendario: Bari ( 9 maggio), Milano ( 29 maggio), Torino ( 30 maggio), Palermo ( 20 giugno), Napoli ( 4 luglio) e Roma ( 3 ottobre).
“Tutti gli eventi, oltre a consentire la presentazione dei numeri del Fondo alle reti, gli stakeholders ed i collaboratori diretti ed indiretti del Fondo” - ha aggiunto Franco - “vogliono rappresentare anche una opportunità di dialogo con le istituzioni locali, così da poter ideare e concretizzare sinergie per la promozione della formazione continua dei lavoratori nei luoghi di lavoro”.
n partenza, a far data dal 9 maggio a Bari,
Sei gli appuntamenti già in calendario per “LaFormazioneNONsiFerma”: Bari ( 9 maggio), Milano ( 29 maggio), Torino ( 30 maggio), Palermo ( 20 giugno), Napoli ( 4 luglio) e Roma ( 3 ottobre)
I numeri di FondItalia
Sono oltre 148 mila le imprese e circa 834 mila i lavoratori che hanno aderito al Fondo dal 2009 a dicembre 2023. Sud e isole ( 64%) le aree del Paese più rappresentate, con una elevata concentrazione in Puglia ( 37%), Campania ( 13%) e Sicilia ( 9%). Segue il Nord Ovest ( 16%), con Lombardia ( 11%) e Piemonte ( 4%). Sempre micro, con un massimo di 9 dipendenti, la dimensione target del Fondo, che raggiunge il 91% (+ 2% rispetto ai dati 2022), a discapito delle piccole, con un numero di dipendenti compreso tra i 10 e i 49 ( 8% - 2% dal 2022).
“Le microimprese si confermano il principale bacino di adesioni, confermando la bontà di alcune politiche adottate dal Fondo, come la
possibilità per le imprese di tali dimensioni di aggregare le proprie risorse in Conti di Rete solidali e di essere rappresentati da Titolari di Conto capaci di intercettare le loro esigenze formative e facilitare il loro accesso alle risorse” - ha commentato Egidio Sangue, direttore del Fondo - “Si tratta di imprese che, per il 73% dei casi prima di aderire a FondItalia non avevano aderito ad altri Fondi; dato che conferma la capacità del Fondo di raggiungere , per tramite delle Articolazione Territoriali del Fondo e delle Reti locali, bacini di utenza non ancora attratti dalle opportunità di formazione fi nanziata già in campo”.
Diversi i settori di provenienza, tra cui Commercio all’ingrosso e al dettaglio ( 25%), Costruzioni ( 14%), Alberghiero e ristorazione ( 13%) e Manifatturiero ( 12%).
Poco meno di 174 milioni l’accantonato delle imprese aderenti a fi ne 2023 che, a fronte dell’annuale prelievo forzoso da parte dello Stato, stabilizza le risorse complessivamente trasferite dall’INPS a FondItalia a circa 149 milioni di euro.
Biennio 2022 - 2023. Chi abbiamo formato e su cosa
Nel biennio 2022 - 2023 sono stati pubblicati 2 Avvisi di durata annuale, con una dotazione economica complessiva di 31,8 milioni di euro ed un totale di 12 Sportelli + altri 12 per l’Asse FNC. L’Avviso FEMI 2023.01ha previsto , infatti, l’Asse FNC dedicato al fi nanziamento di Progetti formativi che intendessero avvalersi dell’intervento del Fondo Nuove Competenze, in favore di imprese aderenti al Fondo che avessero stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro destinati a percorsi di sviluppo delle competenze dei lavoratori.
Entrambi gli Avvisi hanno consentito l’approvazione di oltre 1.600 Progetti formativi e l’erogazione di oltre 27,4 milioni di contributo, determinando il coinvolgimento di oltre 1600 imprese e la formazione di circa 9.900 lavoratori per un totale di oltre due milioni e mezzo di monte ore. In particolare, mediante l’Avviso FEMI 2023.01- FNC sono state coinvolte principalmente micro ( 49%) e piccole imprese ( 39%), situate prevalentemente in Lombardia ( 32%), Puglia ( 18%), Marche ( 8%), attive soprattutto nei settori del Manifatturiero ( 27%), Commercio all’ingrosso e al dettaglio ( 24%), Costruzioni ( 12%), ai quali si aggiunge - considerando il numero dei lavoratori formati - anche il comparto del Noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese ( 10%). I destinatari sono stati in prevalenza uomini ( 60%), anche in virtù dei settori più rappresentati, con una età compresa tra i 50 e i 59 anni per gli uomini ( 25%) ed i 40 - 49 anni per le donne ( 27%), con il Diploma di Scuola Media Superiore ( 45% per entrambi i generi), la qualifi ca di Operaio generico ( 54% degli uomini e 44% delle donne) e la cittadinanza italiana ( 83%).
“La formazione erogata è stata soprattutto, per il 69% del monte ore, quella non obbligatoria per legge” - ha reso noto Sangue. “Le tematiche sulle quali si è concentrata la formazione sono state, in particolare, l’Informatica, per il 27% delle ore di aula/ allievo e la Salvaguarda ambientale, per il 15%. Si tratta di scelte inconsuete e certamente determinate dall’indicazione del Fondo Nuove Competenze circa l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze in risposta alle transizioni ecologiche e digitali mediante le risorse stanziate per tale misura”.