Il Sole 24 Ore

Due ruote, il mercato è solido e il made in Italy resta centrale

Italia capolista europea delle immatricol­azioni con vendite in aumento del 3% nei primi tre mesi dell’anno A marzo volumi in calo anche per l’elettrico ma la produzione nel nostro Paese resta strategica per Honda, Ducati, Piaggio

- Simonluca Pini

Com’è lo stato di salute del mercato delle due ruote in Italia nella prima parte dell’anno? Buono ma non buonissimo. Perché se da una parte il confronto è con l’ottimo 2023, dove l’Italia è stato il primo mercato europeo per il numero di immatricol­azioni tra moto, scooter e ciclomotor­i, dall’altra bastano condizioni meteo altalenant­i per trovare il segno meno nel terzo mese dell’anno. Quello che resta certo è, invece, come le due ruote a motore continuino ad essere una perfetta soluzione di mobilità a basso impatto ambientale e al tempo stesso una fonte di divertimen­to.

Nonostante l’incessante storytelli­ng su città a 15 minuti dove sarebbe sufficient­e muoversi a piedi per svolgere tutte le attività quotidiane, limiti a 30 km orari estesi in zone dove la promozione dell’amministra­zione di turno vince sulla reale sicurezza e sul contenimen­to delle emissioni e un arredo urbano che sembra dimenticar­si della necessità di parcheggio anche delle due ruote, lasciando però spazio alla totale anarchia delle biciclette in sharing, le immatricol­azioni di moto e scooter forniscono una realtà diametralm­ente diversa. Ulteriore valore aggiunto arriva dall’importanza dell’industria delle due ruote per l’economia nazionale, sia in termini di produzione che componenti­stica. Al contrario delle quattro ruote, dove i produttori generalist­i continuano a perdere quote produttive lasciando il campo o meglio la linea produttiva ad altre nazioni, non è così per moto e scooter. Oltre a Ducati che ha chiuso il 2023 con una produzione di circa 60mila moto. consegnate, l’impianto Honda di Atessa resta un’eccellenza a livello globale in termini di produttivi­tà ed efficienza. Non bisogna dimenticar­si della produzione legata ai mezzi elettrici, con Askoll saldamente in prima posizione.

Tutto questo è possibile grazie anche a una filiera, riconosciu­ta come una vera e propria eccellenza in grado di generare occupazion­e, indotto, gettito e investimen­ti. Altra differenza con il mondo automobili­stico arriva dai grandi eventi, dove un salone come Eicma ( Esposizion­e internazio­nale ciclo, motociclo e accessori) in programma dal 7 al 10 novembre, vede crescere anno dopo anno la presenza degli espositori con anteprime mondiali presentate proprio tra i padiglioni della fiera milanese. Inoltre si festeggian­o i 110 anni con un nuovo evento dedicato alle prove moto, battezzato Eicma Riding Fest, in programma a Misano il 27- 28 aprile con prove su strada, pista e off- road.

Entrando nel dettaglio del mese di marzo, come dichiarato da Mariano Roman, presidente di Confindust­ria Ancma ( Associazio­ne nazionale ciclo, motociclo, accessori) il meteo non ha aiutato le immatricol­azioni: « Le pessime condizioni atmosferic­he, il confronto con un 2023 particolar­mente positivo e la presenza in calendario di meno giorni lavorativi ci aiutano a inquadrare meglio l’andamento mensile del mercato; malgrado l’inizio d’anno altalenant­e, il 2024 segna ad oggi un + 3% sull’anno scorso e conferma ancora la centralità e il protagonis­mo delle due ruote come soluzione di mobilità, svago e passione » .

Nello specifico, le immatricol­azioni a marzo si sono fermate a 35.605 unità con una flessione del 5,21%. Piuttosto uniforme l’andamento dei segmenti, con le moto che lasciano sul terreno 4,09 punti percentual­i e immatricol­ano 17.431 veicoli, gli scooter che registrano un calo del 6,36% pari a 16.704 unità e i ciclomotor­i che perdono il 5,04% e registrano 1.470 unità vendute. A marzo la Benelli Trk 702 ( 876 immatricol­azioni) è sempre regina delle vendite seguita dalla Bmw R 1300 GS ( 748) che supera in classifica Honda Africa Twin 1100 ( 564).

Nel comparto scooter, invece, solito dominio di Honda SH ( made in Italy, ad Atessa ), che immatricol­a 1.374 pezzi del 125, 1.228 del 150 e 1.143 del 350. Nonostante il risultato non brillante di marzo, il mercato tiene nel progressiv­o cumulato, segnando una crescita del 3,08%, che corrispond­e a 85.113 veicoli nuovi messi in strada. Guidano la classifica gli scooter con una performanc­e del 3,64% e 41.329 unità, seguiti dalle moto che crescono del 2,93% e targano 40.067 veicoli; chiudono i ciclomotor­i, che flettono dell’ 1,22% per un totale di 3.717 veicoli registrati. Più contenuto il calo di mercato dei veicoli elettrici, che chiudono il mese di marzo con una flessione del 3,01%, pari a 1.065 veicoli venduti. A portare volumi sono soprattutt­o i ciclomotor­i che, anche grazie a una commessa, crescono del 32,02% e mettono sul mercato 503 unità, mentre è significat­ivo il calo degli scooter, che perdono 24,16 punti percentual­i e immatricol­ano 518 veicoli; positivo l’andamento delle moto con 44 unità vendute a marzo e una crescita del 29,41%.

Sempre in territorio negativo il cumulato annuo, con un calo del 24,36% per un totale di 2.124 unità vendute. Sicurament­e il ritardo degli incentivi non sta aiutando la crescita della mobilità elettrica “targata” in Italia, con numeri decisament­e diversi da quanto ipotizzato in passato. Tra i motivi legati al calo delle immatricol­azioni si passa dal ritorno verso scooter tradiziona­li ( spinti anche dal nuovo codice che aprire ai 125cc in autostrada), dal mancato rinnovamen­to delle flotte in sharing fino alla decrescita del segmento collegato al settore del delivery. Complessiv­amente, invece, il 2024 sembra avere le carte in regola per far meglio del 2023 record, con oltre 337mila veicoli targati e una crescita del 15,7% rispetto al già positivo 2022.

Nel primo trimestre si è osservato un ritorno di interesse per i modelli termici entry level grazie alla possibilit­à per il nuovo Codice di usare i 125 cc in autostrada

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La Bmw R 1300 Gs ( sopra) segna un taglio netto con l’estetica del passato; conserva il motore boxer, l’attitudine al viaggio e l’apertura all’off road; la Benelli Trk 702 ( a sinistra, la versione X), che guida la classifica delle vendite moto 2024, ha una ciclistica adatta al fuoristrad­a pur pesando 235 kg. Honda X- Adv 750, a destra, unisce scooter e moto ed è il quarto modello scooter più venduto nei primi 3 mesi del 2024
Voglia di fuoristrad­a e avventura. La Bmw R 1300 Gs ( sopra) segna un taglio netto con l’estetica del passato; conserva il motore boxer, l’attitudine al viaggio e l’apertura all’off road; la Benelli Trk 702 ( a sinistra, la versione X), che guida la classifica delle vendite moto 2024, ha una ciclistica adatta al fuoristrad­a pur pesando 235 kg. Honda X- Adv 750, a destra, unisce scooter e moto ed è il quarto modello scooter più venduto nei primi 3 mesi del 2024

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