Una finestra sul concordato per le partite Iva in flat tax
Dal modello Redditi precompilato adesione al patto con il Fisco
L’adesione al concordato preventivo per i forfettari passerà direttamente tramite l’applicativo della precompilata.
L’indicazione è nel comunicato stampa dell’agenzia delle Entrate, che accompagna il provvedimento relativo alla precompilata 2024. Da quest’anno, infatti, anche gli imprenditori e i professionisti potranno consultare la dichiarazione precompilata contenente i redditi risultanti dalle certificazioni uniche di lavoro autonomo, da fabbricati e terreni, dalle spese detraibili e deducibili e da quelle dei familiari.
Il prospetto dei dati utilizzati per la precompilata ( allegato 1 al provvedimento) prevede, quest’anno, anche la voce « Redditi che vanno dichiarati nel modello Redditi PF » , che includerà i compensi di lavoro autonomo professionale e le indennità e provvigioni ( con indicazione della specifica causale presente nella Certificazione unica).
Il decreto Adempimenti ha, infatti, esteso la precompilata anche ai titolari di partita Iva, anche se per il 2024 la disposizione si applica in via sperimentale. Per i contribuenti che determinano in modo analitico il reddito professionale o d’impresa, i quadri precompilati non potranno contenere molto di più del totale dei compensi indicati nelle certificazioni dei sostituti d’imposta ( gli unici proventi d’impresa presenti sono
Chi determina i redditi in modo analitico non avrà dati su costi e ricavi
peraltro le provvigioni di agenti e rappresentanti): le fatture elettroniche presenti in Sdi, infatti, non contengono informazioni puntuali né sul pagamento, né sulla competenza temporale dei vari costi e ricavi.
Per i forfettari, al contrario, una volta noto il totale dei ricavi o compensi, la compilazione del quadro relativo ai redditi soggetti a tale regime è semplice, perché basta applicare al fatturato le percentuali di redditività dei vari settori. Per questo il comunicato stampa precisa che, in caso di adesione al regime di vantaggio o al regime forfettario, direttamente tramite l’applicativo della precompilata sarà possibile completare e inviare il modello Redditi persone fisiche e, a partire dal 15 giugno, aderire anche al concordato preventivo ( anche se per i forfettari la proposta dell’amministrazione riguarderà solo l’anno 2024).
La platea degli interessati potrebbe però essere assai limitata, perché il termine per l’invio delle CU relative ai compensi professionali, alle provvigioni e alle fatture dei forfettari scade, quest’anno, il 31 ottobre: i relativi compensi saranno pertanto presenti solo se il sostituto avrà trasmesso le CU entro il mese di marzo, secondo la raccomandazione non vincolante dell’Agenzia ( si veda « Il Sole » del 5 marzo 2024).
I forfettari che puntano alla precompilata dovranno anche fare attenzione ai contributi previdenziali presenti tra gli oneri e spese: vanno infatti dedotti prima dal reddito forfettario e, solo per l’eccedenza incapiente, dal reddito complessivo.