Meloni: « Difendiamo famiglie e lavoratori »
Fdi incassa l’ok al bonus di gennaio, la Lega dovrebbe ottenere quello al piano casa
Il canovaccio è simile a quello di 12 mesi fa: arrivare al 1° maggio con un corposo pacchetto lavoro che sarà oggi infatti all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Soldi freschi però non ce ne sono. Né si può ricorrere, come lo scorso anno, allo scostamento di bilancio con cui venne finanziata l’estensione del taglio del cuneo fiscale. E così dopo il moltiplicarsi delle ipotesi e il rinvio la settimana scorsa, ieri la premier ha annunciato ai sindacati il via libera oggi del Cdm alla riforma delle politiche di Coesione - attraverso la quale si finanzieranno misure per incrementare l’occupazione - e al decreto di attuazione della delega fiscale che consentirà di mettere 100 euro in più nelle sole buste paga di gennaio dei lavoratori con reddito entro i 28 mila euro, con un coniuge e almeno un figlio a carico. Una misura bandiera, che serve anzitutto a confermare - come ha detto la premier durante l’incontro - la volontà del governo di « difendere il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori » a partire da quelli « più esposti » . « In questi sedici mesi di governo, infatti, abbiamo scelto di concentrare le risorse che avevamo a disposizione per interventi di carattere redistributivo » , ha rivendicato la presidente del Consiglio. Sul bonus che arriverà dopo la Befana- ci sono anzitutto le stimmate della premier. Tanto che nei giorni scorsi era anche trapelata l’irritazione della Lega per una misura di cui elettoralmente parlando avrebbe beneficiato soprattutto Fratelli d’Italia. Alla fine il bonus, sia pure ridimensionato, otterrà oggi il via libera. E Matteo Salvini entro maggio dovrebbe ottenere l’ok al Piano salva casa.
Anche le misure a sostegno dell’occupazione attribuiscono però un ruolo centrale a Palazzo Chigi attraverso la nuova governance. « La nostra linea di azione è chiara: sosteniamo chi cerca un lavoro, chi assume e chi intende mettersi in proprio partendo dalle categorie che oggi più difficilmente trovano lavoro » , è il ragionamento che Meloni ha fatto ai sindacati.
Dai sindacati, il leader della Cisl, Luigi Sbarra giudica « come prima valutazione condivisibile la riforma delle politiche di coesione con l’obiettivo di accelerare gli investimenti » . Tiepida la Cgil, per voce della segretaria confederale Francesca Re David sottolinea i « provvedimenti una tantum senza nulla di strutturale perché non vi è certezza sulle coperture » . Critico anche il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri: « la priorità per noi è il mantenimento del taglio del cuneo fiscale e resta l’emergenza salari, temi su cui non viene data risposta » . Sempre ieri Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi una delegazione del Labour7, i sindacati hanno consegnato alla premier le raccomandazioni ai Leader G7 in vista del Summit del 13- 15 giugno. Meloni ha illustrato le priorità della presidenza italiana del G7, soffermandosi sull’impatto dell’IA sul lavoro e sull’impegno dell’Italia su formazione e aggiornamento professionale.
La Cisl: condivisibile la riforma della coesione La Cgil: misure una tantum senza copertura Critica anche la Uil