Il Riformista (Italy)

Le aviatrici, l’incontro fra due donne libere

- Annalisa De Simone

Vincitore del Toronto Book Award, esce in questi giorni per Playground il romanzo d’esordio di Helen Humphreys, “Le aviatrici”. L’incontro fra due donne libere e coraggiose produce una scintilla destinata a fare storia, eccole: Grace O’Gorman, detta l’Asso del Volo, pilota canadese beniamina delle riviste patinate degli anni Trenta, e insieme lei Wilma Briggs, che pochi giorni prima di una sfida memorabile, battere il record di volo di un uomo, sostituisc­e l’infortunat­a Sally Tate. La porta si spalanca mentre Wilma è intenta a sferrare colpi al sacco di boxe e appare lei, un mito, il principio ispiratore di tante giovani donne, una leggenda vivente: Grace indossa una tenuta d’aviatrice, pantaloni da equitazion­e, stivali, una lunga giacca e guanti di pelle. Wilma, più giovane e inesperta di lei, un po’ la teme e un po’ la invidia per quella dimestiche­zza con sé stessa e con il mondo. Nel frattempo, insieme alla storia delle due donne, si dipana anche un’altra vicenda, quella di Maddy, figlia di umili lavoratori del luna park, ebrea in una società pronta a intimidirl­a e minacciarl­a. Suo padre Fram si occupa della giostra dei cavalli, mentre sua moglie Del legge il futuro di chi, dopo il tramonto, quando si è più disposti a fare domande intime a una sconosciut­a, si presenta al suo cospetto. Perfino Jack Robson, anche lui pilota, e marito di Grace, si recherà dalla chiarovegg­ente. Teme per ciò che potrebbe avvenire dall’altra parte dell’oceano: la minaccia della guerra si fa ogni giorno più concreta e un sentimento d’angosciosa attesa si diffonde sulla terra, e fra i suoi abitanti, mentre l’aereo di Grace e Wilma sorvola i cieli sopra di loro. Lassù, a bordo di un veicolo striminzit­o, non c’è nessun’attesa, nessun profumo di fiori, nessun odore di erba, solo l’immagine dei giardini e dei tetti e delle strade con le case ai lati che si rimpicciol­iscono. Non solo gli odori, il mondo appare sotto un colore diverso. L’opposto dell’ordinario, a partire dal tempo e dallo spazio: una vertigine di libertà che si misura nei chilometri di distanza dalle vite lasciate a terra, e dal ruolo delle donne in una società ancora rigidament­e organizzat­a. Via. Lontano dalle pretese e le ingiustizi­e. Lontano dai centrini fatti a mano dalla madre di Wilma che invadono ogni superficie del suo salotto. La sfida di vincere l’ultimo record detenuto, fra l’altro proprio dal marito di Grace, è finanziata dall’Adventure Girl Almanac: una rivista per ragazze che pubblica storie di eroismo femminile. Nuove stelle del firmamento sono queste amazzoni del cielo pronte a gareggiare con gli uomini e a minacciarn­e i risultati. Ma non si tratta solo di una sfida, c’è di più. “Grace chiude lo sportello. Le fa uno strano effetto restare seduta in un aereo immobile a terra. È quello che ha sempre desiderato, volare, tanto che non può evitare di pensare come qualsiasi altra cosa sia un triste surrogato”. È l’oggetto desiderato ad accendere lo slancio di chi agisce per soddisfare il suo bisogno, non il contrario, sono i desideri a farci muovere dietro le cose e non viceversa. Viene in mente l’incipit folgorante di un romanzo successivo, “Cani selvaggi”, in cui Helen Humphreys, una delle voci più interessan­ti della letteratur­a contempora­nea, scrive: “I cani selvaggi si aggirano per i campi estivi appena fuori città. Hanno occhi che lampeggian­o, stelle brillanti nei boschi di notte, e sfrecciano come fiamme sull’erba secca al limite del centro abitato, in cerca di qualcosa da uccidere e da mangiare. L’amore è come quei cani selvaggi. Se ti salta addosso, non molla la presa. E quello è che non puoi mai sapere all’inizio è con quale intensità e quanto a lungo amerai; in che modo un amore finito di darà la caccia, un salto dopo l’altro come fuoco misterioso che ti scorre nelle vene.” Grace O’Groman accorda al fuoco della sua passione, volare, tutto il tempo che serve per battere il record di suo marito: vuole capire cosa si sente a restare in cielo per un periodo così lungo, più del resto vuole incontrare la sua libertà.

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