Il Fatto Quotidiano

Stellantis minaccia e ottiene: a Melfi ok in tempi record a un impianto a biogas

- » Lorenzo Giarelli

Èun déjà vù: Stellantis si lamenta, paventa la fuga e alla fine ottiene. Questa volta la realizzazi­one (con iter accelerato) di un impianto a biogas a Melfi, dove l’ex Fiat ha uno storico stabilimen­to di produzione, per la verità sempre più malandato.

L’iniziativa della giunta guidata dal forzista Vito Bardi ha una ratio semplice, ovvero scongiurar­e ulteriori disimpegni del colosso dell’auto. Il problema, come lamentano tra gli altri la Cgil e il Movimento 5 Stelle, è che in cambio del sostegno pubblico non sono arrivate rassicuraz­ioni sufficient­i dall’azienda: “Non c’è nessuna garanzia occupazion­ale né sui futuri investimen­ti”, protesta la consiglier­a regionale 5S Alessia Aranea, che a Melfi è nata.

E quanto al futuro c’è di che preoccupar­si. Dopo la pausa estiva, i sindacati hanno comunicato lo stop – chissà se solo temporaneo – alla produzione della Fiat 500X, dove quindi si andrà avanti colo con Jeep Renegade e Compass. Nel frattempo i turni sono stati ridotti e, se si allarga il quadro agli ultimi anni, la tendenza è chiara: “La contrazion­e produttiva e dell’occupazion­e prosegue senza sosta – ha scritto Cgil in una nota – tanto che nello stabilimen­to di Melfi siamo passati da 392 mila vetture prodotte nel 2015 a 170 mila prodotte nel 2023, passando da 7.750 lavoratori a 5.400”.

DI FRONTE alla possibilit­à che Stellantis riduca ancora gli sforzi, il presidente Bardi ha così accolto una vecchia richiesta dell’amministra­tore delegato Carlos Tavares, approvando in giunta le nuove linee guida regionali “per la disciplina dell’aia (Autorizzaz­ione integrata ambientale)” e “il disciplina­re Api-bas per la costruzion­e di impianti per lo sfruttamen­to di fonti energetich­e rinnovabil­i”. Parlando col Fatto, Bardi assicura che la spesa di 100 milioni “sarà coperta da Stellantis”, che d’altra parte potrà contare su un notevole abbattimen­to dei costi energetici per lo stabilimen­to di Melfi: “I provvedime­nti sono stati formalizza­ti in tempi record”, dice Bardi. È la stessa Regione, nel suo comunicato, ad ammettere che si tratta di un aiuto all’azienda: “Il presidente Bardi lo aveva assicurato al Ceo Stellantis, Tavares. Detto, fatto. La giunta ha approvato due provvedime­nti che agevolano il percorso alla multinazio­nale automobili­stica per la realizzazi­one a Melfi di un impianto biogas. L’investimen­to previsto è di 100 milioni di euro. La struttura consentirà all’azienda di produrre in casa l’energia necessaria allo stabilimen­to, con abbattimen­to dei costi”. La Regione specifica che non ci sono garanzie sul futuro: “La speranza è che il risparmio metta al riparo il sito di San Nicola e i lavoratori da possibili tagli e ridimensio­namenti”. Solo di speranza si tratta, appunto, con una Regione costretta a dipendere dalle bizze della multinazio­nale: “Non c’è nessun impegno nero su bianco – dice Araneo – ma neanche verbale, da parte di Stellantis. L’efficienta­mento sarebbe una buona notizia, ma in cambio di cosa?”. Così anche Giorgia Calamita, segretaria Fiom Basilicata: “Il punto è che Stellantis continua a chiedere e a ottenere, mentre noi dobbiamo dare senza chiedere. E poi, se va bene, sperare che succeda qualcosa”.

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ANSA A Melfi lavorano in 5.400

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