Il Fatto Quotidiano

NON CREDIAMO ALLE BALLE DI ELLY, MA NEMMENO AGLI UOMINI DELL’APOLLO 8

- DANIELE LUTTAZZI

L’8 settembre 1943 fu annunciato l’armistizio fra Regno d’italia e Alleati. Lo scorso 8 settembre, alla Festa nazionale dell’unità di Reggio Emilia, Elly Schlein ha annunciato l’armistizio con Matteo Renzi. L’ha fatto, ovviamente, a suo modo, cioè parlando d’altro. Senonché Pagella politica ha fatto le pulci al suo discorso propagandi­stico, trovandolo pieno di falsità e di omissioni. Per esempio, la Schlein ha detto che “il governo Meloni ha smantellat­o il mercato tutelato”, ma questo non è vero: fu il governo Gentiloni (Pd) a deciderlo, nel 2017; poi il governo Draghi, che era sostenuto dal Pd (e da M5S, Lega, Forza Italia, Italia Viva, Articolo Uno) lo fece diventare un obiettivo del Pnrr, grazie al quale il governo Meloni incassò la terza rata del Piano. La Schlein ha detto inoltre che col governo Meloni la spesa sanitaria è scesa fino al 6,2% del Pil. Non proprio: scenderà al 6,2% nel 2027, e questo taglio della spesa sanitaria fu previsto dal governo Draghi (ministro della Salute: Roberto Speranza, oggi pidino). Quindi la Schlein ha detto che “il governo aveva annunciato mille euro agli anziani, il titolo del Tg diceva ‘mille euro agli anziani, l’8 e il 9 giugno si vota”. Sì, era un titolo del Tg1, ma poi il servizio informava sulle misure del governo (il “Patto per la terza età”) e questi mille euro non c’erano, perché il governo non li aveva annunciati affatto. Quindi la Schlein ha detto: “Abbiamo difeso il bonus psicologo dai tagli del governo”. Ma il governo Meloni non ha tagliato il bonus psicologo. Quindi la Schlein ha detto che “dove è stato adottato il salario minimo non ci sono stati effetti negativi sull’occupazion­e, ma effetti positivi sugli altri livelli salariali”. In realtà, gli studi non concordano: per alcuni, il salario minimo ha avuto effetti positivi; per altri, negativi o nulli. Quanto ai salari, quello minimo è utile per chi ha una retribuzio­ne troppo bassa per vivere, ma non aumenta tutte le retribuzio­ni. Quindi la Schlein ha detto che “il governo ha spostato il 62% della spesa del Pnrr al 2026”. Qui confonde la spesa con gli investimen­ti: l’italia, scrive la Corte dei Conti europea, prevede di raggiunger­e il 62% degli obiettivi relativi agli investimen­ti nel 2026; questo non significa che l’italia spenderà il 62% delle risorse del Pnrr nel 2026. Infine la Schlein ha detto che “il governo non ha fatto nulla contro il carovita che impoverisc­e il ceto medio”. Non proprio: quest’anno il governo ha tagliato il cuneo fiscale (la differenza fra lordo e netto in busta paga) per i redditi più bassi (14 milioni di lavoratori) e vuole rifarlo anche l’anno prossimo. Insomma, balle balle balle balle balle. Del resto, a quante cose sbagliate ci hanno fatto credere, da quando siamo al mondo?

Cose sbagliate a cui ci hanno fatto credere

84) È vero che Giorgia Meloni, temendo spionaggi, ha fatto allontanar­e i poliziotti dal piano dove si trova il suo ufficio, ma non è vero che nel suo ufficio ci siano microspie, anche se ogni volta che starnutisc­e una vocina dice: “Salute!”.

85) È vero che lo scorso giugno è morto in un incidente aereo William Anders, l’astronauta dell’apollo 8 che scattò la prima foto a colori della Terra nello spazio; ma non è vero che in un angolo di quella foto ci fosse una zona misteriosa: era un dito di Anders.

86) Non è vero, come vuole una ricerca di Legambient­e, che nelle grandi città gli ingorghi del traffico ti facciano sprecare sette anni di vita. Sono nove, se aggiungi il tempo perso in gestacci e vaffanculi.

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