Bucci ci ripensa e si candida: l’ha deciso Scajola, l’anti-toti
Il sindaco di Genova sfiderà Orlando alle Regionali
Il centrodestra gioca la carta a sorpresa e in Liguria candida Marco Bucci. Il sindaco di Genova sarà l’uomo che sfiderà Andrea Orlando alle Regionali del 27 e 28 ottobre: “Non ho cambiato idea - ha detto ieri sera, nel corso del primo incontro ufficiale - ma non potevo lasciare questa Regione nelle mani dei signori del No”.
Non più tardi del 31 agosto Bucci si era pronunciato così in un’intervista a Libero: “Ho preso un impegno con i genovesi fino al 2027 e sarebbe un tradimento non rispettarlo. E poi non godo di ottima salute e non potrei garantire il mio impegno assoluto per i prossimi cinque anni. Candidarsi pertanto avrebbe significato prendere in giro gli elettori”. Cosa è cambiato nel frattempo? Da Roma lo avevano già sondato a inizio agosto e la risposta era stata negativa. Bucci era in piena radioterapia, andava e veniva dall’ospedale per un cancro alla pelle con metastasi linfonodale. Non si tratta di informazioni riservate, ma di notizie che il diretto interessato, in controtendenza rispetto alle abitudini italiane, ha condiviso pubblicamente e integrato nella sua comunicazione politica.
E PROPRIO
la salute è stato degli argomenti affrontati ieri: “Giorgia Meloni mi ha lasciato la scelta e le sue parole hanno avuto un peso. I medici mi hanno detto che non mi fa bene, ma che lo posso fare. Se mi sento usato dai partiti? No”. La coalizione di centrodestra era ormai ai ferri corti, spaccata tra i fedelissimi totiani e i fautori della discontinuità, dopo l’inchiesta che ha portato all’arresto per corruzione di Toti. Il tema aleggia nei distinguo di Bucci: “Non useremo fondi privati per la campagna, solo soldi dei partiti”. Il vero regista dell’operazione che ha portato alla convergenza sul suo nome è Claudio Scajola. L’ex ministro caldeggiava da tempo una soluzione “civica” e si è tolto lo sfizio di impallinare la totiana Ilaria Cavo. In subordine Toti si era detto pronto a sostenere un riluttante Edoardo Rixi, candidato che con la Cavo condivideva la caratteristica di dover lasciare un seggio libero in Parlamento: ottimo paracadute un ex presidente di Regione in cerca di una nuova collocazione politica, alla vigilia di un processo. Alla presentazione della candidatura di Bucci c’era anche l’ex governatore, ma è difficile non vedere in questo esito una vittoria dei suoi oppositori interni.
I punti forti del sindaco sono la popolarità legata alla ricostruzione del ponte e il radicamento genovese, dove si gioca spesso il destino delle Regionali; il suo nome al tempo stesso può mettere in difficoltà le manovre di avvicinamento del campo largo a calendiani e renziani (che a Genova sostenevano Bucci). Per l’opposizione è invece una scelta dettata dalla disperazione. “Un tradimento dei genovesi”, secondo il segretario del Pd Simone D’angelo. “Come scegliere Toti”, si è sfogato con i suoi Orlando, e questo potrebbe giocare a vantaggio suo. Bucci non è mai stato indagato nell’inchiesta, ma spesso ha sostenuto molte delle decisioni contestate, che secondo la Procura avrebbero poi favorito Aldo Spinelli.